anno 1556. 5 25 passi verso l’Ungheria. Al dire del Villani (i), egli eseguiva co-lesla sua risoluzione il giorno 18 agosto (2); sembra meno probabile che la eseguisse, come altri pensano, il di 23. Passò il Piave, e raccolse a salvamento tutte le sue truppe a Conegliano, senza che i trivigiani avessero il menomo seniore di questa subita ritirata : non se ne fidarono anzi per qualche giorno. Egli lasciò in Conegliano un presidio di duemila cavalieri, che potessero di quando in quando molestare Trevigi ; ne affidò il comando a Tommaso Vcio, fratello di Nicolò vescovo di Strigonia (3), ed egli con tutto il resto delle sue Iruppe ritornò in Ungheria, non senza grave rammarico, per l’infelice riuscita della sua impresa. Nè perciò i trivigiani aveano molta ragione di rallegrarsi. La cavalleria, lasciata a presidio di Conegliano, non cessò di continuare la guerra, percorrendo le campagne della provincia, sino alle mura della città, e facendovi copioso bottino di granaglie e di bestiami. Ebbero luogo talvolta alcune scaramuccie, in cui soffrirono i trivigiani non lievi perdile; perché gli ungheresi, fingendo di ritirarsi c fuggire, traevano i nemici ove avevano loro preparale insidiose imboscale, particolarmente lungo il Monleilo. In una sola di queste zuffe, il di 28 dello slesso mese, l’esercilo veneziano pcrdcltc più di duecento soldati di cavalleria, oltre a moltissimi, che ne rimasero prigionieri. Ed un' altra considerevole sconfitta ebbero i veneziani, pochi di appresso, nei dintorni di Conegliano, ov’ eglino, lostoché furono certi della partenza del re Lodovico, avevano mandato Tolberlo da Camin con sei bandiere, per ricuperare i luoghi occupali da quegli stranieri. Coteslo capilano cavalcò verso Sacile, coH’inlenzione di molestare da prima il patriarca aquilejese nc’ suoi possedimenti del Friuli : ma avendone avuto notizia Bcraldo di Aspramonlc, capitano ungherese, gli andò (i) IVI alleo Villani, nella S/or.,lib. VI, neo Nicolò Trevisani, di cui ho porlato le cap. 65. parole nella pag. 323. (a) Ciò combinerebbe assai bene col (3) Ant. Bonfinio, Rer. Bungar.y dee racoiKito del nostro cronista contempora- II, lib. X, pag. 342.