86 LIBRO XIII, CAPO XII. » fosse sialo così moderato nelPamare, come era del signoreggiare, » non sarebbe successo allora la bassezza decloro fratelli. Ma lui s’in-» namorò della moglie del dctlo Marsilio (1) et la sforzò un gior-» no, che il marilo era fuori di Padoa, al quale lei Io disse et lui » tacque. Ma per memoria nel suo cimiero, eh’ era una testa di » sarasino, aggiunse due corna d’ oro. Poi per farlo nemico della » Signoria nostra lo persuase a fare saline dove già padoani vole-» vano farle (2) del 1305. Il dose per le innovazioni dette di sopra » haveva trapassate le ingiurie con fare processi, scriverli lettere » et mandarli nuncii ; ad esso Mastino diceva, a che mandarmi il » dose tanto piombo (5), tenghi quello da coprire il campanile di » san Marco. * Molte ragioni, per verità, avevano i veneziani di lamentarsi degli Scaligeri, perchè, oltre a quelle, che ho finora esposto, i padovani avevano violalo il confine di Chioggia, costruendovi un argine di qua dal così detto argine gastalclo, nè valendo alcuna doglianza a togliere siffatti abusi, se ne vendicarono pubblicando (i) Sebbene alcuno dei cronisti vene- •» gliere. la qual mss. alberto sforzatamente ziani, siccome appunto qui il Barbaro, rac- » la violo siando mss. ubertin a padoa dicontino questo fatto della moglie di Marsi- •» che ritornato, la donna tutto li narra silio da Carrara; il dotto e diligente Citta- n corno era stata contra ogni .suo volere della, nella sua pregevolissima Storia della sforzata da mss. alberto. Ma mss. uber-dominazione Carrarese in Padova, pag. » tin siccome astuta e discreta persona mo-142 del voi. I, ci fa sapere, sull1 appoggio » stro di questo non curare ne che mai lui d’oro elqual cimiero era una testa d* un gere alle citazioni del Cittadella la testimo- « sa rac ino per segnai perpetuo, n Cod. MS. nianza di un codice della biblioteca Mar- della clas. FI italnum. CCLXXXIV. ciana, il quale si può riputare scritto in sul (2) Ved. nelle pag. 182 e seg. del voi. cadere del secolo XV, e nel quale così leg- III, ove ne ho parlato, gosi narrato quel fatto, u Ma acioche sap- (3) Si noti che le lettere ducali erano n piasi qual ingiuria ricevete mss. ubertin sigillate con bollo di piombo appesovi, e 11 da mss. alberto dovete sapere che mss. perciò così parlava lo Scaligero. « ubertin aveva una bella donna per rao-