MBRO XIII, CAPO XI. » grandi sue ricchezze sorpassavano di rendila annua i settecento » mila fiorini d’ oro, di modo che lo rendevano dovizioso più di » tulli i re cristiani, eccclto che del re di Francia, e più potente » di tutti i principi d’ Italia (I). » Per trattare sugli affari di questa guerra c sui necessarii preparativi, i fiorentini radunati in consiglio, formarono un collegio, ovvero, come direbbesi oggidì, una commissione, composta di sei de’ maggiori cittadini e di quattordici popolani ; ed a questa nc affidarono tutta 1’ amministrazione. I fiorentini pertanto procurarono di farsi forti con alleanze di altri popoli: si collegarono col re Roberto, co’ perugini, co’senesi, coi bolognesi e con altre terre guelfe della Toscana e della Romagna. Tuttavolla le loro forze rimanevano inferiori di molto a quelle dello Scaligero, il quale s’ era unito in alleanza con Pietro Sacconi dei Tarlati, signore di Arezzo, ed aveva spedilo a lui ottocento uomini di cavalleria, perchè incominciasse le ostilità contro il comune di Fiorenza. «Tutta l’Italia, scrive a questo proposito il Verci (2), s’era • messa in grande aspettazione per questa guerra, che minacciava • un universale incendio e lutti pronosticavano male pe’ fiorentini, » vedendo quanto erano di sotto al signor di Verona nelle forze e • nella potenza; quando ecco spargersi una voce in Italia, che il » comune di Fiorenza s’ era unito in lega colla repubblica di Ve-» nezia a danno dello Scaligero. E la nuova era vera pur troppo; » poiché insuperbito questo principe incauto della sua potenza, • com’ è usanza dell’ umano ingegno, che meno nelle prosperità, ■ che nelle avversità si sa temperare, aveva avuto l’ardimento di » tirarsi addosso lo sdegno de’ veneziani, ed impegnarsi in una » pericolosa guerra, che quasi il condusse all’orlo della totale sua • rovina. » Le cagioni rimole di questa guerra ci vennero finora di mano in mano palesi per le cose fin qui narrate; particolarmente dacché i signori di Verona si manifestarono avversi ai due fratelli (i) Ved. il Verci, luog. cit. pag. 97 del toni. X. (a) Luog. cit., pag. 98.