¿28 LIBRO XIV, CAPO XV. » che la Signoria, eccedendo ogni misura di ragione et con grave » peso, solo per la sua liberalità, darebbe ducali 1500, ch’era gran-» de quantità ; et che volendo far il debito (1), sarebbe mestieri » trovar ducali 90 mila ; el che quando a sua Signoria Reveren-» dissima piacesse metter fine con delta quantità, la Signoria reste-» rebbe contenta : et quando non li piacesse, l’ambasciator dovesse • pigliar liccntia et venir a ripalriare.» Ambedue le parli rimasero ferme nelle loro proposte ; sicché il Polani prese commiato dal cardinale e ritornò a Venezia. Dopo le quali negoziazioni, riuscite inutili, il governo si mise a discutere, nelle sue particolari magistrature e nei varii Consigli e collegi, questo spinosissimo affare. « Fu all’ bora statuito, dice » l'anonimo autore del citato manoscritto (2), che la parte delle » decime spettanti al vescovo, fusse posta nella Procuratia, sì che » la non potesse per modo alcuno pervenire nelle mani sue ; Et » nell’avvenire la parte delle decime, la quale si riscuote secondo • l’ordine datò, spellante al vescovo, fosse consegnata alli Procu-» ralori ; et i vescovi di Vcnetia, potessero riscuoter le decime, » come far solevano, salvo delle possessioni mobili, ovvero robbe » di cassa et imprestiti, delle qual non si dovesse pagar decime. » Et fu alPhora statuito, che li Procuratori di qua da Canal doves- • sero veder le ragioni delle decime scosse, dopo nate queste dife-» rentie et metter in deposito la parte spettante al vescovo: et di » mese in mese veder li conti et ragioni delle decime. Olirà di ciò » fu scritto alli oratori in corte, che dovessero supplicar il ponte-» fìce, acciò gli piacesse mutare il vescovo castellano et ponerlo in » un' altra chiesa, non potendo far cosa più grata al veneto dominio » come etiandio fu supplicato alla santità di papa Urbano di buona » memoria, predecessor di sua beatitudine. Il vescovo haveva im-» pelrato dal pontefice un privilegio delle decime, che gl’ eredi (i) Ossia, istituirne il capitale, che annualmente ne desse il frutto (a) Pag. 8^ t seg