anno 1355. 319 • pregiudizio fosse estremo, quando un governo tanto moderato, • quanto quello della Repubblica, pronunciò la pena del fuoco con- • Irò questo delitto. » Finalmente, l’elezione del nuovo doge avvenne a 21 di aprile. Egli fu G iovanni Gradenigo, soprannominato Nasone, • perchè, » dice il Sanudo, aveva gran naso. • Contava settantasei anni di età, savio e dotto, Io dicono i cronisti, si nelle divine come nelle umane lettere ; « et tra I’ altre degne virtù sue, soggiunge il Ca- • roldo, era zelantissimo della Repubblica el patria sua. > CAPO VI. Discordie col re di Ungheria. Appena innalzalo al seggio ducale, si die' premura il nuovo principe a conchiudere coi genovesi la pace, di cui altrove ho fatto parole (1). Ad affrettarne il Irallalo, diede non lieve stimolo l’indole inquieta di Lodovico re di Ungheria, il quale era stretto in •alleanza con essi; e per tal guisa lo era, che, ad onta della tregua, fermata molli anni avanti colla nostra repubblica, aveva osato, in mezzo al bollore della guerra, clic còmbatievasi contro quelli, di chiederle la cillà di Zara c tulle le alire, che stavano sul litorale della Dalmazia. Sciolta adunque dalle gravissime brighe coi genovesi, rivolse ella subilo le sue premure a presidiare le principali città di quella provincia; fece rienlrare nel golfo tutte le sue forze marittime, e le accrebbe; conciliò le continue discordie, che tenevano disuniti a vicenda, per le antiche gare, i Carraresi signori di Padova e gli Scaligeri signori di Verona; elesse due nobili per ciascuno dei sestieri di Venezia, e gli spedi Con truppe a presidiare la città di Trevigi, cui gli ungheresi minacciavano di assediare. E inoltre conchiuse il Gradenigo alleanza coll’ imperatore Carlo IV, (t) Nel cap. XXII del >ib. XIV, nella pag. aGi.