13 Laura. Non narrerò qui tutte le altre feste e le pompe, che si celebrarono in Piazza nei secoli posteriori, e alle nozze di Jacopo Foscari, e alla venuta di Enrico III di Francia e d’altri sovrani ; non la patria funzione con cui s’ inauguraron di nuovo i cavalli, discesi dal secolare lor seggio per la forestiera rapina, e restituitici dall’imperatore Francesco; solo ricorderò un bel tratto della pietà veneziana., di cui era occasione la splendida processione del Corpus Domìni, che per la ricchezza e magnificenza chiamava da lungi i forestieri a vederla. In essa i nobili,' i senatori, le dignità più cospicue andavano a paro e da van la destra a un poverel- lo, quasi a significare che ogni disuguaglianza mondana dinanzi agli occhi dell’ Eterno sparisce, e che sacro alla potenza debba essere il diritto del povero. La stampa della Piazza, che noi presentiamo ai lettori siccome una pruova del costante pensiero di render sempre più l’opera nostra gradita, è scolpita sull’ottone in rilievo dal valoroso artista sig. Giuseppe Josz, di nazione ungherese, ma ora fatto da molto tempo nostro concittadino. L’intelligente osservatore conoscerà di leggieri qual sia il pregio di sif-