AMNO 1348. 201 » i corpi morti. E furono fatti cinque Savj sopra la sanità. 1 quali » vennero al Consiglio de’ Pregadi e fecero molte provvigioni. E » fu di bisogno di mandare a sepellire i corpi a san Giorgio d’A-» lega, a san Marco Boccalame, a san Lionardo di Fossamala, e a * sant’Erasmo: e tanta era la quantità de’ morti, che venivano se* » polli l’un sopra l’altro ne’ cimiteri e appena coperti. E fu preso » d’alzare i cimiterj. E molti morivano senza penitenza e senz’ es-» sere veduti. E tutti si tenevano ascosi per paura l’uno dell’altro. » E fu provveduto di mandare attorno pe’ sestieri Piatte (1), gri-« dando Corpi morti, e che coloro, che avevano morti in casa, li » dovessero buttare nelle Piatte, sotto grandi pene. Et non solum » fu peste, ma e turni vennero quasi per tutto il mondo certe malat-» tie, che parlando e starnutando si moriva. » Con più lunghe parole descrisse le particolarità di colesto morbo il cronista Gerolamo Savina. « La malattia, egli dice (2), che vegniva alla zente fu a » questo modo che li vegniva una giandussa sotto li scagi over alle » coste over alle lenzene a presso lo membro naturai, e veguiva > questa giandussa con grandissima furia e con grande amazamenlo » de testa e con grande agravamenlo de sono, e giera si grieve e » pessima che in cavo de 70 hore elli moriva e non fu de cento » uno che havesse la giandussa che scampasse el ditto termene, e » non fu femina gravida daspuo del terramoto de quelle che giera » gravede a quel tempo che non morisse o lor o le creature, e tutte » le gravede che haveva el ditto mal tutte moriva in cavo de le 70 • hore, e per questa via el mori tutte le femene gravede che quasi » nessuna glie rimase, e la mortalitae fu grande più in le femene » che in li homeni, che per uno homo che moriva ne moriva tre » femene, questa maledeta inalalia giera de tanlo vigor e de tanta » possanza, che quelli che haveva lo mal avelenava quelli che non » lo haveva e specialmente in lo ponto quando eli passava che (i) Barche, le quali oggidì si nominano (2) Pag. 141, retro, della sua Cron. mss. Peate. eh’ è nella bibl. mare. Clas. VII ¡tal. cod. CXXX1V. vol. iv. 26