50 LIBRO XIII, CAPO ili. 1’ intiera massa popolare bastava, in ogni e qualunque evento, la comparsa di un solo fante dei magistrati, avente in capo un berretto rosso con sopra una medaglia coll’immagine di san Marco. Dicano altrettanto, se lo possono, delle loro città e dei loro governi, i bugiardi ed ignoranti scrittori, cbe tante calunnie di tirannie e di severità vomitarono contro il governo pacifico e paterno della veneziana repubblica. La storia nostra, meno falsala dagli stranieri c meglio conosciuta dai nazionali, potrebbe porgere anche al giorno d’ oggi, a chi la studiasse nelle sue fonti, salutiferi ammaestramenti di buon governo, di nazionale economia, di civile prosperità. Ned era meno felice la condizione dei sudditi della repubblica, di quello che lo fosse la condizione del popolo di Venezia. Sul quale proposito giova notare, che il popolo della dominante ; giacché cosi nominavasi la nostra città; non formava parte dei sudditi della repubblica : n’ erano sudditi i popoli delle provincia della terraferma d’Italia e quelli dell’ Istria e delle altre provincie marittime; quelli, cioè, che al dominio di lei s’ erano aggregali. A questi conservavano i veneziani le leggi, le istituzioni, le costumanze municipali : « quelle costumanze, dice il Sagredo (1), che parlano al • cuore dell’ uomo e gli dicono : Tu non sei straniero nella tua pa-» tria. » Ogni loro città, ogni territorio era governalo da nobili veneziani; i luoghi minori lo erano da persone del luogo slesso: tutti poi avevano una rappresentanza municipale in Venezia, che ne sosteneva le ragioni : il Consiglio dei dieci ne proteggeva i privilegi. Le imposte e le gabelle n’erano mitissime, ned cravi obbligo veruno di servitù reale c personale. Vero è, che i popoli delle provincie aggregate alla repubblica non avevano veruna compartecipazione nei diritti della sovranità ; nè perciò si lagnavano, perciocché, confrontata la loro condizione con quella dei sudditi delle circostanti dominazioni, avevano cento e cento motivi di riputarsene ..... " ■ . . • > (i) Lnog. « il., cap. XIX, pag. 19^.