470 LIBRO XVI. C.VPO XVÌI. non è vero, perchè nel 1358, a’ 17 di aprile, egli assisteva alla solennità della benedizione della prima pielra, che il patriarca di Aqui-leja poneva per la fabbrica della chiesa di san Cristoforo, in Gemona; nell’ anno 1365, fra Teobaldo, francescano, dal vescovato di Corone in Morea, fu promosso a questo di Caorle. Egli, due anni dopo, assistè in Venezia alla solenne consecrazione della chiesa parrocchiale di san Cassiano; 13f>8, Domenico di Albania, per pochi mesi ne possedette la sede, perchè in quell’anno medesimo fu trasferito all’ arcivescovato di Zara ; 1379, fra Andrea III Bon, francescano, venne promosso a questa chiesa soltanto a’ 13 del gen-naro 1378, ad uso veneto, cioè nel gennaro del 1379. Se ne ha sicura notizia dai registri del consiglio de’ Pregadi. Convien dire per altro, o che il suo antecessore abbia tenuto in amministrazione questa chiesa anche dopo essere diventato arcivescovo di Zara, o che sia perita affatto la memoria di un vescovo intermedio. Vengo a dire ora della sede di Chioggia. L’ ultimo, che ho nominato (1) fu il frate Ottonello, il quale vi era stato promosso nel 1314. Dopo di lui sottenlrarono a possederla nell’anno 1322, Andrea Dotto, padovano, il quale, quindici anni dopo , fu trasferito al patriarcato di Grado. A questa traslazione tenne dietro un quinquennio di sede vacante ; 1342, fra Michele da Verona, domenicano, vi fu |i) Pag. 364 .lei voi. Ili