270 unno xiv, c\ro xxiv. » la consorte stessa del Faliero di età assai più fresca del marito.» Non sono già alcuni cronisti, clic dicano lo Steno avere vagheggiato una damigella della moglie del doge; ma molti e i più autorevoli e stimati ; ed alcuni anche ne aggiungono il nome, che ho notato aneli’ io poco addietro, nel raccontarne il fatto. E vero, che anche i registri del Consiglio dei dicci (1) nominando per incidenza la vedova di Marino Faliero la dicono domina Aloycha: ma quale improbabilità vi sarebbe, che lo stesso nome avesse anche la damigella vagheggiata dallo Steno ? Non so adunque in qual modo potesse affermare il Tentori, doversi dire con più fondamento, clic Michele Steno vagheggiasse la consorte stessa del doge. Per me, più fondamento dell’ autorità dei cronisti, i quali parlano di una damigella e 11011 della moglie, non so vedere né immaginare. Nulla poi dirò dello sfacciato improv visatore della Storia del Consiglio dei dieci, pubblicata a Torino, il quale con arroganza, degna di chi vuol farla da erudito, senza neppur averne i più comuni elementi, pretese di sostenere colla sua meschina autorità, essere il fatto avvenuto non con una damigella, ma con la moglie del doge, ed aggiunse in tuono magistrale (2) : • Non si sa sopra • quali indizi alcuni fra gli istorici possano mettere in dubbio, se » alla sposa od alla fantesca ( per lui fantesca e damigella devon • esser sinonimi ) del doge, lo Steno facesse il bello : mentre dal • complesso di tutte le circostanze risulta troppo chiara la verità. • Ecco sopra quali indizi lo abbiano affermato gli storici nostri, ed ancJi’ io lo affermi : indizi, che alla ignoranza di lui non furono né poterono essere palesi. E non dichiarò egli stesso, di essersi accinto a scrivere cotesto guazzabuglio, da lui nominato Storia, senz’averne documenti? E non ostante egli seppe far risultare troppo chiara la verità! A rovescio per altro di quello, che la fanno a noi risultare gli autorevoli monumenti che abbiamo. (1) Nel lib. IV, de'' Mìstiy p. 4<>, a tergo. (2) Nella pag. 77 in annot.