\yyo 1336. 93 quando si sparse tra ¡ popoli della marca trivigiana il rumore dei grandiosi preparativi, che facevano i veneziani, uno scoraggiamento generale aveva invaso gli animi di tulli, perciocché non sapevasi ove piombar dovesse il furore ostile. I Irivigiani più di tutti affret-taronsi a preparare valida difesa in ogni luogo del loro territorio. Nel libro dei registri della città di Treviso, il quale nominavasi Registrimi, si trovano tutte le disposizioni, che prese perciò il podestà Pietro dal Verme, nel setiembre, ncH’ollobre e nel novembre dell’ anno 1336, acciocché tulli i punti della provincia fossero fortificali e custoditi. In questo libro infatti (1), addi 2 setiembre, si trova un comando a molle ville di dover contribuire guastatori col loro stipendio per la fortificazione della torre e delle fortezze di Ponte di Piave (2); addi 8 settembre, 1’ ingegnere di Treviso risponde a G ¡Iberio da Fogliano, capitano di Camin, che chiedeva molli maeslri e materiali per riparare quella fortezza, non csservenc in Tre-vigi, perciocché tulli spediti a simili lavori nei castelli di Oderzo, di Ponte di Piave, di Museslrc, di Mestre, ed aggiunge. potersene avere dalle cillà e terre di Vicenza, di Bas-sano, di Fellre, di Belluno, di Conegliano, di Scrravalle; addi 27 settembre, fu ordinalo un accrescimento del presidio di Vidore; addi 3 ottobre, il podestà di Treviso scrive ad Edrighetto della Rocca, capilano di Montebelluna, che debba stare veglianlc per la buona custodia ad approvvigionamento di quel castello; lo stesso giorno, scrive al podestà di Conegliano, acciocché spedisca dodici soldati al castello di Ilegenzudo, ed al capilano di questo, perché ne prenda diligente custodia, sendoché i castelli de’ Collalli, ribellatisi agli Scaligeri, avevano dalo ricovero a grande quantità di genie ; (i) Ved. ¡1 Vci'ci, laog. cit.. pag. ia (a) Terra sulla sinistra della Piave, •nnoUiione. quattro miglia discosta da Oderzo.