108 LIBRO XVI, CAPO III. CAPO III. Progressione della guerra tra i veneziani e il signore di Padova. Continuarono per più mesi gli azzuffamenti nel padovano e nel trivigiano con reciproco sterminio d’ambe le parti. Sollecitava intanto Francesco per gli aiuti implorati il re di Ungheria e gli altri suoi alleati ; ma da nessuna parte ne riceveva : era costretto a dover durare da solo alle offese dei nemici. Non valse nemmeno una seconda interposizione del papa presso la repubblica per far cessare le discordie. La guerra anzi divampò più ardente tostochè giunse a Venezia Rannero dei Volschi ad assumere il comando dell’ esercito veneziano. Egli aveva condotto seco molta gente, della quale ingrossò le milizie, che stavano sul bassanese. Ma scorgendo, che là spcravasi indarno una felice riuscita, levò il campo e penetrò nel territorio vicentino con dodici mila cavalli, al-l’incirca; ne saccheggiò i paesi; valicò i colli euganei e gettossi per quella via nel padovano ; superò tutti gl’ inciampi opposti al suo cammino, e da per tutto predando e incendiando giunse ad Abano. Di là si diresse alle Brentellc, per farsi colà padrone del ponte ed aprirsi la via al serraglio di Padova. Ma due volte gli riuscì fallito il colpo, perchè il generale Simone de’ Lupi se n’ era accorto per tempo e vi aveva preparato validissima resistenza (1). (i) Abbiamo dagli storici, clic in questo n do !a morie dagli archibusi, dai cannoni, combattimento delle Brentelle furono ado- » dalle bombarde. Nell'anno «346 la torre, perate per la prima volta dai veneziani le n che guardava il ponte sul Po a Torino, bombarde : non però fu la prima volta che >» racchiudeva tra le sue munizioni uno le si adoperassero in Italia, perchè, siccome n schioppo « Ved. a questo proposito an- avverle il Cibrario: u La scoperta della che il Cittadella, Stor. della dominaz. •n polvere rimonta forse più là del secolo Carrarese in Padova ; voi. I, pag. 317, w decimoterzo e sul finire di quello la si sotto 1'anno 1372. » applicò aU'arle della guerra sparpagliali-