474 MURO XVI, CAPO XVII. continuare la serie de’ vescovi, coll’ ajuto dei pubblici monumenti sconosciuti airUglielli e al suo continuatore Coleti. Infatti, dopo l’ago-stiniano fra Pietro Bruniglielli, che nominai (1) sotto l’anno Ì3H, ne ottennero il titolo (2) nell’ anno 1328, Fridiano, abate benedettino di san Gregorio in Venezia-, 1342, fra Marco da Novara, domenicano : il suo sepolcro fu trasferito dalle rovine di Eraclea alla chiesa parrocchiale di Cegia, villaggio poco lontano dalla distrutta città ; 1347, Domenico Caffaro, eh’ era stato pievano in Venezia successivamente di san Basso e di san Nicolò: anzi, per sovvenire alla povertà del suo vescovato, ottenne in commenda la sunnominata parrocchia di san Basso ; 1374, Tommaso, commemorato in una bolla del papa Gregorio XI ; 1380, Pietro da Fano, che fu trasferito nel detto anno al vescovato di Massa. Mi resta a dire da ultimo del vescovato di Gesolo, ossia Equi-lio, di cui similmente dai superstiti monumenti ci e continuata la serie. L’ ultimo, che ho nominato (3), fu Guglielmo I, eletto nel 1284 : egli visse lungamente al possesso di questa sede, ma non si sa in qua! anno sia morto. Nè si sa per conseguenza 1’ anno preciso, in cui gli fu dato il successore, di cui bensi è nolo 1’ anno della morte. E da quest’ anno appunto, siccome dal solo dato certo, che si abbia, devo riassumere il catalogo degli equilini pastori. Adunque nell’ anno 1321, Giovanni II Magno moriva il di 12 settembre, e fu sepolto in Venezia nella chiesa dei frati carmelitani. (■) Pag. 364 Tot. II. (3) Nella pag. 365 del voi. Ili (2) Yed. il Tentori, Stor. ven. pag. 392 e seg. del toni. VII.