191 da la curva e toglie quell’ ombra incomoda in cui erano sepolti i palchetti di sotto. Altre due porte si praticarono nell’ orchestra, o per servigio degli scanni, o per maggior comodo d’ uscita alla gente. Con queste ingegnose avvertenze di comodità, d’ uso e di bellezza di decorazioni furono condotte tutte le più minute parti dell’ edifizio; si munì di belle invetriate il portico della riva, per ogni ordine si condussero trombe e getti d’ acqua nel muro, così a maggior politezza delle ritirate, come. per ogni sfortunato accidente; si fecero praticabili in giro, che prima non erano, i corridoi del primo e second’ordine; s’aprirono nuovi camerini ad alcune logge ; infine non si trascurò nessuno più piccolo spedien-te, che valesse ad accrescere gli agi ed i pregii al teatro. Che se il merito e la lode d’ aver ideato il vasto disegno è tutto dei fratelli Medu-na, che, come per vincolo di parentela, così pure sono uniti per quello dell’ arte e dell’ingegno comune, la lode d’ averlo con tanto disinteresse e perfezione in sì breve spazio di tempo e in mezzo a tante difficoltà fornito, certo è debita agl’ imprenditori Meneghini e