anno 1332. 71 loro commercio ; ne soffrivano anzi frequenti danni, perchè, dilatatasi sopra un vasto territorio dell’ Asia minore , incominciava anche a farsi vedere sul mare e ad esercitarvi piraterie. Perciò, venuti in cognizione, che alla corte pontificia di Avignone ed a quella del re di Francia si stava trattando di una crociata contro colesti barbari, mandarono aneli’ eglino a Giovanni XXII tre ambasciatori per manifestarglisi pronti a prender parte all’ impresa. Filippo Bellegno, ltiagio Zeno e Marino Morosini furono i Ire inviali della repubblica; i quali, giunti in Avignone, trovarono le cose ormai disposte a seconda dei loro desiderii, sicché non ebbero che a sottoscrivere il trattalo, con cui si obbligavano, verso il papa ed il re di Francia, ad armare una flotta di cento navi, ed a tenere pronti molli altri legni da trasporto per portare in Oriente le truppe, che questi due principi avrebbero posto in armi. Dopo di che gli ambasciatori ritornarono a Venezia. La repubblica, a cui stava a cuore la sicurezza delle sue colonie dell' Arcipelago e del suo commercio su lutti i mari, non fu tarda a prepararsi all' esecuzione di quella parte del trattato, che la riguardava. II papa dal canto suo fece promulgare la crociala, ordinò pubbliche preci in lutto il regno di Francia, e permise di levare decime sul clero per sostenere le spese della spedizione. Anche il re Filippo eseguì la sua parte col radunare assemblee e farvi molti progetti. Ma in sul più bello, Giovanni XXII morì; ned altro di più aveva fatto su tale argomento fuorché pubblicare bolle e raccogliere denaro: il re di Francia rivolse i suoi pensieri agli inglesi, e si valse del denaro raccolto dalle pontificie imposizioni, per portare a questi la guerra. E così i veneziani rimasero soli nell’ impresa. Era l’anno 1332. La numerosa flotta era pronta, né vollero averla inutilmente allestita. Ne diedero il comando a Pietro Zeno, e la fecero porre immediatamente alla vela. Con essa lo Zeno entrò nell’ Arcipelago, ove diede la caccia a quanti legni dei turchi potè mai trovare, e per un anno intiero ti perseguitò coma fiere