26 i.iiiko xiii, capo ii. scritture della camera dei contini, 1’ esaminarne le controversie, 1’ aver cura dei disegni delle fortezze e dei luoghi, il farsi render conto dei confini delle città della terraferma. Tutte le operazioni di questa camera dovevansi rassegnare al Senato, che ne aveva il supremo potere. L’archivio di essa forma parte della Cancelleria secreta. Quattordici magistrature componevano il corpo amministrativo della Milizia veneziana, a tenore delle varie esigenze, che concorrono al buon ordine e all’ esistenza di un regolalo esercito di terra c di mare. Erano esse : — I, i Pagatori armamento ; ossia 1’ uffizio che in principalità maneggiava il denaro per pagare 1’ armata ; il quale uffizio direbbesi oggidì la cassa di guerra. — II, i Pivvve-ditori all’ armar, a cui toccava il dare gli ordini opportuni per allestire le flotte e porle alla vela ogni qualvolta ne fosse venuto il bisogno. — III, i Patroni, i Provveditori e gl’ Inquisitori all’ Arse-nal, i quali distintamente si occupavano dell’ amministrazione, del-1’ ordine, della disciplina dell’ Arsenale nostro. I primi ne tenevano la direzione e la custodia immediata, i secondi nc sorvegliavano in ogni rapporto la superiore direzione ed amministrazione, i terzi avevano 1’ obbligo d’introdurvi miglioramenti e riforme in conformità coi progressi del tempo e delle altre nazioni di Europa, per cui la marina della repubblica non rimaneva giammai al di sotto delle altre marine straniere. — IV, i Provveditori alle artiglierie, per sopraintendere a tuttociò, che in qualsivoglia maniera avesse avuto appartenenza a questo ramo dell’ arte militare. — V, i Provveditori sopra Camere, i quali, benché in principalità formassero parte delle magistrature, che regolavano la pubblica economia, s’ingerivano tultavolla anche negli affari della milizia per quanto avesse potuto riferirsi all’ esercizio della propria giurisdizione. — VI, i Provveditori alle fortezze, dal cui nome n’ è palese anche l’ufficio. — VII, i Governatori alle galere dei condannati, perciocché servivano ad uso militare, mosse dai remi, cui maneggiavano i condannati medesimi.—Vili, i Presidenti ed aggiunto alla milizia di mar,