!(8 1.IUR0 XIII, CAPO III. uni sopra gli altri in varie attitudini : le seconde facevansi, con ¡spargimento spesse volle di saugue, sopra un ponte non difeso da bande, il quale tuttora si nomina ponte dei pugni. Non a caso ho nominalo io qui i castellani c i nicolotli, c le gare di queste due veneziane fazioni: ho voluto ricordarle, per avere motivo di smentire la calunniatrice arroganza di chi per esse accusò il governo di avere autorizzalo e fomentato le risse domestiche, acciocché il popolo in queste distratto non ponesse mente alla gravezza del giogo, che gli teneva sul collo la prevalente aristocrazia. E più sottile in verità la malizia di citi inventò siffatte menzogne, di quello che ne sarebbe stala la politica del governo, se di un’ arte così perversa si fosse valso per mantenersi nel suo potere ! ì\Ia perché alla repubblica di Venezia si dovrà stravolgere in argomento di biasimo e di calunnia ciò, che negli antichi secoli si lodava praticalo presso altre nazioni e governi ? E aggiungerò, che il calunniatore sfaccialo o non seppe o malignamente occultò, che una legge del Consiglio dei dieci, del 22 settembre 1611, e un'altra del 16!l4, vietarono con pene rigorose le guerre dei pugni, perciocché cause di eccessi e di sangue. Né già queste fazioni di nicolotli e di castellani tendevano a disturbare la domestica tranquillità delle famiglie e mollo meno poi quella dello Stato : erano piuttosto soggetto di pubblica ricreazione e di giuoco, siccome in altri tempi e presso altri popoli i gladiatori, le cui scambievoli gare tacevano ogniqualvolta la patria avesse invocalo l'assistenza di entrambi. Non più v’ era allora nicolotlo o castellano : lutti erano veneziani, lutti cittadini di san Marco : e ne diedero prove in cento e cento battaglie; particolarmente allorché Chioggia fu presa dai genovesi, e meglio ancora quando i collegati di Cambiai volevano spenla la repubblica. E volevano darne prove nel 1797 : c le avrebbero anche dale, se l’infamia del tradimento, che vendè Venezia agli abborriti stranieri, non avesse saputo deluderne la patriótica vigilanza. E ne diedero prove persino sollo gli occhi del barbaro