anno 1359. 351 ■parte, che sia stala posta in maggior Consiglio prima deli anno 1452, sul proposito del lusso. La quale parte non fu accettata dalla maggioranza dei voti ; perciocché di ottocento e novantacinque nobili, che si trovavano in quel giorno al Consiglio, 398 votarono per accettarla, ^56 per rigettarla, ili lasciarono dubbioso il loro voto. Ma sebbene la parte non rimanesse presa, valse per altro a porre un qualche freno al lusso domestico, sicché in appresso, per evitare che nel maggior Consiglio si ponesse, benché sotto altro aspetto, una nuova parte, la quale mirasse al medesimo scopo, si astennero i cittadini dallo sfoggiare simili vestimenta preziose. Ned é improbabile, che tra le famiglie si spargesse anche voce della proposizione medesima, e quindi le donne, per evitare nuove osservazioni contro il loro lusso, si astennessero dalle vcsli ricamale o tessute in oro. Ed ecco spiegala la cagione, per cui dal cronista Sanudo sia stato dello, che nella venuta dell’ imperatore Federigo III colla sua sposa, sia slato preso di sospendere la parte già presa di non vestir d'oro, per questa volta. La parte di non vestir d’oro, non era mai slata presa; né per questa volta fu preso il contrario, perché, esaminate ad una ad una le pagine del libro Ursa, ove stanno registrali gli alti del maggior Consiglio sino a tulio il 1U52, non trovasi traccia di veruna parte o proposizione, posta o presa, nell’occasione della venuta di quei sovrani. So, che lo storico Paolo Morosini (1) dice, sotto 1' anno ikkZ, che « per parte proposta da Marco Foscari fratello del doge » fu dal senato deliberato, che fussero nell’ avvenire alle donne » proibite le vesti d’ oro » ; nel qual caso potrebbe credersi rivo-cala la deliberazione per la circostanza della venuta di quei sovrani a Venezia ; ma di questa deliberazione, asserita da lui, non trovo nei registri del senalo veruna traccia : né al senato apparteneva il pronunziare o deliberare sopra siffatti argomenti, eh’erano di giurisdizione del maggior Consiglio. • (i) Stor venpag. 499 dell' ediz. del 1637.