anno 1346—1348. 195 Spaventevole poi fu oltremodo il tremuoto, che scosse la città il di 25 gennaro 1347 more veneto, ossia, i3U8 secondo il computo comune. Del quale tremuoto ci descrive i danni atroci lo Scivos, così narrando nella sua cronaca; * Alli 25 gennaro 1317, » giorno della conversione di san Paolo, venne uno così grande » terremoto in Venciia clic scoilo (1) tutta la città in modo tale, » che le campane sonavano da per loro, et caderono in terra molli • campanili, cioè quello di san Silveslro, di san Giacomo dall’Orio, » di san Vidal, cl di sant’ Anzolo, et tulta la fazzada della chiesa » di san Basilio et molti altri edifizii con grandissimo danno della » città, et l’acqua del canal grande parse che fosse assorbita in » modo che non vi era acqua nei canali et vedeasi asciuto il fondo • del canal grande, et durò 10 giorni continui, che tulio il popolo » de Venetia stava con grandissimo spavento. » Da altre cronache lo si dice duralo quindici giorni, ed altri danni ci si descrivono, che ne furono conseguenza: tra i quali noterò in particolare, essere morte moltissime donne gravide, che per lo grande scuotimento e per la paura sgravavansi dei loro feti e con essi perdevano altresì i propri intestini (2). CAPO IX. Mal costume in Venezia : ospitale de’ trovatelli. Ned'è da dubitarsi, che siffatte sciagure non affliggessero Venezia in pena del mal costume, che ne contaminava ogni classe di cittadini : le colpe, quanto più sono gravi, tanto più atroce provocano sulle peccatrici popolazioni l’ira del cielo. Narrano gli scrittori antichi, che nell’ anno 1340, il costume della città era ridotto a perdizione sì orribile, sino a numerarvisi 11,654 pubbliche meretrici (3). E quasi che queste fossero poche a contentare 1’ altrui (i) Ossia, scrollò. (a) Cron. Satina, tuog. cit. (3) Ved. il Mulinelli, Annali urb. di yen , lib. Ili, sec. XIV.