anno 1375. ?il7 ducati. — VI : la torre del Curan, con un circuito di sette miglia, appartenesse a Venezia. — VII: i castelli di Oriago e di Castel-carro, con tutte le torri sopra il Brenta, si demolissero. — Vili: non possa edificare il da Carrara veruna fortezza a sette miglia dalle acque, che vanno alle palafitte di Venezia e di Chioggia-- IX: cinque gentiluomini veneziani, eletti dalla Signoria, ponessero con giuramento i confini tra i due stati, senza che v’ intervenisse Francesco. — X: si liberassero i prigionieri, ed all’arrivo del vai-voda in Ungheria ritornassero Taddeo Giustiniani e gli altri nobili di Traviso, caduti in potere degli ungheresi nel combattimento al Piave. — X : fosse lecito al da Carrara^il vendere nel suo stato a qualunque prezzo il sale, purché lo comperasse Jn Chioggia a quel tanto che verrebbe pagato dagli altri, e i veneziani aprissero il passo ai consueti commerci. — XII:: ove Feltre e Belluno ritornassero all’ obbedienza di Francesco, dovess’ egli cedere a Venezia la chiusa di Quero, il passo della Camatla, e la torre di san Boldo. — XIII: potesse ciascun veneziano condurre nel dominio carrarese e trarvi qualunque merce franca da gabelle. — XIV : Marsilio conservasse la proprietà di tutti i beni che possedeva prima dell’ allentato, e ne godesse il frutto a Venezia od altrove, immune da ogni gravezza. — XV : a sicurtà di queste convenzioni mandasse Francesco in ostaggio quattro tra i più ragguardevoli gentiluomini padovani da ritenersi in Venezia sino al ritorno del Giustiniani e degli altri prigionieri. — » Per quanto gravose riuscissero le condizioni di questo trattato, il signore di Padova fu costretto ad accettarle : ed accettolle di consenso del popolo, a cui le volle far note prima di sottoscriverle. « Stimò opportuno, dice a questo proposito il Cittadella (1), slimò » opportuno in quel caso di dare ai cittadini le apparenze della » perduta loro influenza nell’ amministrazione delia cosa pubblica, » affine di mitigare i mal contenti c di meglio gratificarsi i fedeli.» (i) Cop. XXXIV, nella paj. 135 del voi. 1. VOL. IT. 55