ft(jíí LIBRO XVI, CAPO XVII. nome della Madonna dell’ Orto. Nel successivo anno 1318, a’23 di marzo, permise, che fosse fabbricato un oratorio pei frati serviti, e che fosse posta la prima pietra per 1’ erezione della loro chiesa. Ed il dì 13 giugno dell’ anno stesso concesse a Giacomina Scorpiona di fondare un monastero intitolato a’ santi Andrea e Marta. Egli fu poi costretto, nel 1327, a lasciare Venezia, per essersi dato al partilo di Lodovico il Bavaro, e per conseguenza a quello dell’ antipapa Nicolò V. In premio del suo delitto. T antipapa lo creò pseudo-cardinale di Ostia e Vellelri, donde, ritornato alla sua sede il legittimo pontefice Giovanni XXII, ebbe a fuggire, ed andò in Germania con Lodovico, ed ivi morì, nell’anno 1329, Angelo Delfino, canonico della cattedrale, fu eletto dopo un anno di sede vacante, allorché cioè si vide, che il traviato Jacopo insisteva ostinatamente nello scisma. Appena conse-crato vescovo, pose mente alla povertà delle rendite canonicali del capitolo, e procurò, che i canonicati fossero ridotti a dodici soltanto, invece di ventidue eh’ erano allora. Tenne in quel medesimo anno anche il sinodo diocesano, e tolse il disordine introdotto nei beneficiati di assentarsi dalla residenza nelle case a loro assegnate e dall’ intervenire alle sacre uffiziature. Nell’ anno seguente fu piantato 1’ ospizio di sant’ Andrea apostolo, nella parrocchia di santa Croce, coll’ assenso di quel capitolo parrocchiale. Consecró Angelo nel 1332 la chiesa de’ santi Ennagora e