anno 1354. 259 » li uomini con barche da Modon, quattrocento cinquanta in cirpa » furono morii, il resto presi; scapolò una galia sola, la quale fu » presa da una galia de’ genovesi. » Questo disastro mostrò ai veneziani la gravità dell crrore commesso nel non avere voluto conchiudere una pace onorevole nel momento clic la sorte era loro propizia; e li pose nell’angustia, che l’armata vittoriosa fosse entrata una seconda volta nell’Adriatico. Ma la provvidenza in questa occasione volle afflitta la repubblica veneziana e non già oppressa: perciocché il Doria, trascurando F opportunità di vincere, ed impaziente di far mostra in patria delle spoglie conquistate al nemico, le lasciò tempo di ripigliare coraggio, e di assicurare gli alleali della prontezza del governo e della facilità di porre in mare un’armata più numerosa e più forte della prima. Fu dato ordine infatti ai rettori della Dalmazia c del levante veneziano, che si avessero ad allestire nuove galere : e i cittadini intanto concorsero a gara ad arricchire 1' erario con abbondantissimi prestiti. Per tal maniera fu sollecitamente preparata una forza navale, capace non solamente a resistere, ma eziandio ad attaccare i nemici. Tra i molli tratti commendevoli di patriotismo, merita particolare menzione la generosità di quattro popolari, i quali, scorgendo la nostra marina sprovveduta di qualunque mezzo, sicché neppure una galera vi si poteva contare, ne armarono a loro spese una per ciascheduno. Eglino furono: Marin Fradello, Pietro Nani, Beato \ ido e Costantino Zucolo (1), i nomi dei quali tanto più meritano di essere conservati dalla storia, in quanto che l’esempio di loro non fu imitato da nessuno dei più opulenti patrizii. Le quali quattro galere, comandate da Bernardo Giustiniani procuratore, furono opportunissime ad impedire le piraterie e le prede con che i genovesi continuavano nell’ invernale stagione di quell’ anno a molestare il commercio dei nostri. Imperciocché sappiamo dal (>) Questi itile ultimi sono detti dal Sanudo Brali Vidoe. Costantino Zuccolo