452 LIBRO XVI, CAPO XV. zione della repubblica di Venezia sarebbesi mantenuta incolume. Animoso pertanto diresse il suo corso a quella volta; ed ebbe all’ indomani la sorte di abbattersi nelle tre galere, clic la repubblica gli aveva mandato a rinforzare la sua piccola flotta. Più lieto allora ed audace continuò la sua navigazione con una rapidità straordinaria. Tenne la via di Piombino e dell’ isola dell’ Elba, donde fu tosto a Livorno. Quivi da una nave di Gaeta, la quale poco innanzi era partita da Genova, seppe, che i genovesi, in luogo dell’ucciso Luciano Doria, avevano fatto generale della loro flotta Pietro Doria, il quale con una nuova divisione navale di quattordici galere aveva già salpato dal porto di Gd!(0va ed erasi diretto a raggiungere il resto della flotta in Dalmazia. La notizia di ciò lo persuase a sospendere per allora il proseguimento del suo viaggio, onde schivare l’incontro dei nemici ed esimersi dalla necessità di azzardare, incontrandoli, un combattimento di non sicura riuscita. Ritornò anzi nelle acque di Messina e di Napoli ; ed ivi in frattanto si occupò a provvedere minutamente di tutto l’occorrente I’ armata sua. A Venezia intanto, in mezzo all’universale sbigottimento per la sconfitta del Pisani, si pensava, siccome ad unico avanzo di speranza, alla flotta dello Zeno. Deliberò il Senato di ordinargli ciò ch’egli stesso aveva progettato; di recarsi colle sue galere a molestare Genova da vicino, acciocché le forze della repubblica veneziana non si avessero a credere intieramente disfatte. Per fargli sapere la quale deliberazione, avevagli spedilo una galera, comandata da Enrico Dandolo; c nel medesimo tempo gli prometteva altresì un pronto rinforzo di altre sci galere : questo annunzio arrivò a Carlo Zeno, nell’ allo che, risiaurata perfettamente e prov-vedula la flotta, stava per ripigliare la sua navigazione alla volta di Genova. E vi si disponeva tanto più lieto, in quanto che aveva avuto sicura notizia, essere passate innanzi le galere genovesi, per cui poco prima aveva stimato prudente cosa il retrocedere. Ma quando poi conobbe, le intenzioni del Senato essere in pieno