anno 1361.	355
» si seppe essere falsa la voce corsa. Questa avventura spiacque
•	agli elettori e riuscì disaggradevole al corpo dei nobili, in modo
•	che il Maggior Consiglio fece un nuovo decreto per ordinare » che in avvenire si prenderebbero tulle le precauzioni necessarie, » perchè gli elettori chiusi nel conclave non potessero avere alcuna
>	comunicazione al di fuori sino ad elezione seguita. • Il Darù per allro, pretendendosi storico più giudizioso ed istruito, soggiunge: • Quelli, che narrano a questo modo le circostanze di
•	quell’ elezione, non si ricordano, che Venezia era in pace allora » con Genova. • Nè per altro seppe narrarci diversamente le circostanze di quell’ elezione, di cui vorrebbe mostrarcisi dubbioso.
     A quali fonti abbia attinto il Laugier questo fallo, o con quale fondamento il Darù abbia potuto asserirne aulori del racconto quasi tutti gl’ istorici, non saprei dirlo. Dico bensì, che il Sanndo, a cui la panzana non era ignota, dichiarò di non averne trovato memoria in veruna cronaca, siccome posso quasi dichiararlo ancor io. Egli per allro non nomina veruno dei candidati supposti dal Laugier ; scrive soltanto così : « Si dice (tamen non 1’ ho tro-» vato scritto nelle cronache ) che essendo in dubbio tra Qua-
•	rantuDO chi dovevano elegger doge, venne ccrla voce nella » corte di Palazzo, che il detto Lorenzo Celsi capitano al Golfo
•	avea preso alcuni corsali in mare. Onde 1’ elessero doge. E poi » venne la vera nuova in contrario. » Si noti, che dal si dice stesso del diligente cronista non allro fatto appariva, se non la presa di alcuni corsari in mare ; non già, come disse il Laugier, una segnalata vittoria contro la squadra genovese; sicché riescirebbe inopportuna 1’ osservazione del suo copista Darù, che gli espositori di questo avvenimento non si ricordano che Venezia era in pace allora fon Genova.
     Dissi che poirei quasi dichiarare ancor io, non trovarsi in veruna cronaca indizio della discrepanza di opinione tra gli elettori del doge, notata dallo storico francese; perciocché in qualcheduna, di data assai più fresca che non quella del Sa nudo, se ne trovano