28k LIBRO XIV, CAPO XXV. diligentissimo scrittore si allontana punto dagli altri antichi storici nel raccontarne le circostanze, sicché con le stesse loro armi posso combattere gli avversari. Dice adunque il Sanudo, che il doge Mann Faliero, udita la propensione dell' ammiraglio dell’ arsenale a congiurare contro i nobili, « mandò a chiamare ser Bertucci Fa- • liero suo nipote, il quale stava con lui nel palazzo ed entrarono ■ in questa macchinazione. Né si partirono di lì, che mandarono » per Filippo Calendaro ... e per Bertucci Isarello. » Dunque, se I’ ammiraglio, entralo a colloquio col doge e col nipote del doge, non si partì di là, ma fu mandato a chiamare Bertucci Isarello, questo Bertucci Isarello non era 1’ ammiraglio. Il progresso poi della congiura, brevemente raccontato dal Sanudo, ci viene esposto con più minute circostanze da allre cronache e particolarmente dalla Barbara (1). In esse ci è fatto sapere. che si concertò un secondo convegno per quella medesima sera; che vi si trovò il nipote, « huomo animoso et di gran cuor, non Irop-» po contento dello stato presente della città, et che haveva molle » amicitie con signori ed altri Capellazzi di terra ferma ; » che, a tenore del concertato, vi ritornò l’ammiraglio Ghisello, il quale condusse con sé * Felippo Calendario tagiapietra da san Severo » valentissimo architetto et Bertucci Isarello patron di nave, come • già s’è detto, tutti doi huomini astutissimi e che bavevano molto » seguito di popolo ; » che si moltiplicarono di sera in sera le radunanze, per concertare diligentemente sul modo di condurre a line il progetto ; che altri animosi e risoluti uomini vi furono di mano in mano introdotti, Nicolò Fagiuolo, Giovanni da Corso (2) marinaro, Stefano Trivisan cambiador, Nicolò, secondo altri Antonio. dalle Bende, Nicolò Biondo da Castello, « et alcuni altri popo-» lari, eh’erano mal contenti di vedersi privi in perpetuo essi et » tutta la sua discendentia di tutti i gradi et di tutti gli honori della (1) Cit. mss. della Marciana, clas. VII lesse il Muratori, mentre il manoscritto ital.,cod. DCCLXXX. autografo del Sanudo dice da Corso, ed (2) Non da Corfu, come inesattamente egualmente dicono gli altri crouisti.