212 LIBRO XIV, CAPO XII. »'condizione, che alcuni castelli, ch’egli avea fatto fabbricare » nell’ Istria sul nostro, ovvero a confini, per poter fare le dette « incursioni, fossero rovinati : e così fu fatto. » Una nota di varie cariche, ossia reggimenti, che si eleggevano dal maggior Consiglio e si mantenevano dalla repubblica in questo secolo, c che nel secolo dipoi, siccome ce ne assicura il Sanudo scrivendo de’ giorni suoi; cioè, die’egli, dell" anno 1470 addietro; non si usavano più, mi piace qui di enumerare, sulla testimonianza dello stesso nostro cronista, acciocché se ne rinnovi e se ne conservi la memoria. Le quali cariche erano le seguenti, e si spedivano ai luoghi, clic verrò indicando : Ncgropontc: bailo e capitano, due consiglieri e un cameriere. Clarenza : console. Cipro : bailo. Armenia : bailo. Costantinopoli : bailo e ambasciatore. Tana : console. Trcbisonda : bailo. Tessalona : duca c capitano. Salonichi : duca. Sicilia : console. Ravenna : visdomino. Cervia : visdomino. Lido : podestà. Atene : podestà c capitano. Valdimarino : podestà. Ed a proposito di Valdimarino, trovo memoria presso i cronisti, che il dì 14 luglio 1349, fu dato in feudo quel castello dai procuratori di san Marco, e ne fu investito conte il sunnominato Marino Falier, forse in ricompensa di avere bene giovato agl’ interessi della repubblica nella guerra, testé mentovata, contro la città di Giustinopolì.