5^2 MORO XV, CAPO XII. » spediti a quel principe, nel ritornare a Venezia, ebbero a palire • un nuovo oltraggio. Per un’iniqua violazione dei più sacri diritti, » il duca d’Austria feceli arrestare mentre attraversavano gli stali di » lui;» così soggiunge (1): • Afferma il Tiepolo, che in niuno accre-» ditato storico si trova una tale notizia, cui l’aulore medesimo avan-» za gratuitamente, sebbene Paolo Morosini dica di ambasciatori « che furono mandali all’ imperatore per ringraziarlo dell' ope- • rato a favor della pace fatta col re di Ungheria : i quali poi non » furono fatti arrestare dal duca d’Austria, sibbene da un piccolo » signore della Germania, da alcuni detto Barbaiv regolo e capo, per » così dire, di masnadieri e dal Morosini precisamente indicato col » titolo di castellano di Sench, i quali poi furono invece dal duca » d’Austria liberati e con lui condotti a Venezia. Nondimeno il pas-» so del Sanudo, da cui il Darù sembra avere desunta quella noli- • zia, è chiarissimo e non ammette replica. I veneziani, die’ egli, • mandarono tre ambasciatori a Carlo IV imperatore de’ romani, per » avere da lui l’ investizione di Treviso e di Trevigiana, i quali furono • Matro Co maro, Giovanni Gradenigo e Lorenzo Celsi. E stati alcuni » giorni e non potendo ottenere tale investitura, il Celsi restò, e gli altri • due ebbeiv licenza di ritornare a Venezia : e in cammino venendo, • arrivati a certo castello del duca di Osterich, fumno ritenuti e tolta » loro la tvba. Ma il Celsi, inteso il caso seguilo, venne a Venezia per • mare a salvamento. E più solto parlando del viaggio del duca • d’Austria aggiunge : E i nostri ambasciatori sopradetti menò con » lui, con tutto il suo, sicché furono liberi. Stettero in prigione mesi • tre. Dovrebbe dire anni tre, ma è forse errore dell’amanuense.* Così ragionano codesti valenti storiografi stranieri, i quali, perciocché sanno due o Ire nomi degli slorici nostri, senza mai aver poi. non che veduto, nemmeno inteso a nominare veruno dei nostri cronisti, pronunziano giudizio in fallo di storia veneziana, e correggono immaginarie inesattezze or di questo or di quello, stabiliscono mal fondale conghicllure, traggono fallaci conseguenze, («) 368.