510 LIBRO XV, CAPO III. Nicoletto Fedele, sia stato condannato alla medesima pena di Bertuccio Falier, perchè non volle farsi delatore del padre. Bella fede di storico leale ! S’ egli qualche volta ha saputo farsi largo colla autorità del Sanudo, perché non ne ha portato anche qui le parole nella loro essenziale integrità ? 11 figliuolo del Calendario fu condannato, scrive invece cotesto nostro cronista, « perché egli seppe » del trattato e consentì col padre; » lo clic é ben altro che il non volere farsi delatore del padre. Lo stesso dicasi del Torello. Il falsificatore della Storia del Consiglio dei dieci, per farne vituperosa la magistratura, lo dice condannato al carcere in vita, * benché tro-» vaiosi la notte del complotto insieme ad Israello (Isarello) Ber-» lucci, abbia sempre protestato di non saperne nulla. » Nel Sanudo invece sta scritto : « il quale mai non confessò, che sapesse » quello, che Bertucci Isarello volesse fare, benché la notte del » trattato egli fosse con lui. » Chi intende la lingua italiana può conoscere quanto il sentimento di queste parole sia differente da quel- lo dello scrittore, di cui l’impostura voglio qui smascherata. Oltre a che, la fuga stessa di lui basta ad attestarne una qualche complicità ; non però di tale gravezza da dover essere condannato a morte. E in ciò non apparisce similmente la delicatissima equità della magistratura dei dieci ? Ed anche nelle parole del falsificatore storiografo, circa Za-nello del Bruno, è resa chiara e solenne la malignità di lui a denigrare la riputazione del Consiglio, di cui scrive la storia. Egli lo dice condannalo ad un anno di prigione, perché • aveva prese » le armi credendo ingenuamente che si dovesse andare in ser-» vigio della Signoria: » e il Sanudo invece ne lo dice condannato « perchè in quella notte armato a casa del detto Beriucci Isa-» rello fu ritrovato, e perché non fu provato a pieno ( si noti, non » fu provato a pienoj eh’ egli sapesse del detto tradimento, né egli » lo confessò, ma diceva di credere che si andasse in servizio della » Signoria a prendere malfattori, e scoperta la cosa disse, che volle • venir via. » Ma appunto perchè non venne via, e fu anzi trovato