1(34 LIBRO XVI, CAPO XI. in mare ed azzardò con dieci sole galere un disperato combattimento. S’ incontrarono le due nazioni rivali, il dì 30 maggio del-l’anno 1378, di riinpelto al Capo d’Anzio, e, in mezzo ad un orrido nembo, che sorse improvviso, il Fieschi attaccò la zuffa. Ma l’impetuoso diluviare impedì ai combattenti il maneggio delle frec-cie e degli archi ; le galere si accostarono le une alle altre, sicché la zuffa impegnossi adoprando le lancie e i giavellotti. Dieci soltanto delle galee veneziane presero parte al conflitto, e bastarono a predarne sei delle genovesi ed a mettere in fuga le altre quattro: il numero dei prigionieri, che vi fecero, fu considerabilissimo. Di questi furono mandati a Venezia trccenventiquatlro, gli altri furono spedili in Candia. Le cronache nostre ci conservarono i nomi dei ventiquattro primarii, che il Pisani mandò a Venezia : ne voglio anch’ io conservata in queste pagine la memoria. Eglino furono : Alvise Fieschi, capitano dell’armata, Zufredo Fieschi, Chierico, o Quirico, Fieschi, Manuele dei Fontanelli, cancelliere del capitano. Odoardo Doria, Assan Doria, Bore Doria, Brancolin Porco, Valentino Vagier, Barnaba da Lisono, Angelo Maruffo, Antonio Bavoso, Battista Mari, Tommaso Formiga, Giovanni da Lcnosa, Antonio da Pavia, Antonietto Squarzaligo. Cristoforo Malosello, Cosma de Parmenlon,