aìnno 1380. 409 sede, allorché in allro volume riassumerò la serie dei vescovi. Qui non me ne occupo, perchè il suo vescovato appartiene interamente agli anni che seguitano. Della diocesi di Caorlc vengo adesso a nominare i sacri pastori. Quel Giovanni Vili, della famiglia Zane, il quale abbiamo veduto (1) vescovo di questa chiesa nell’ anno 1308, ne possedette per ben ventitré anni la cattedra. Poi gli vennero dietro nell’anno 1331, Andrea Giorgi, ossia Zorzi, veneziano; 1340, fr. Andrea II da Orvieto, dell’ ordine de’serviti, il quale, otto anni dopo, morì di peste, e fu sepolto in Venezia nella chiesa dell’ ordine suo. Mentr’ egli viveva tuttavia, il papa Clemente VI aveva riservato a sua libera disposizione la sede di Caorle, qualunque volta fosse divenuta vacante. Del che ignari affatto i canonici di quella cattedrale, dopo la morte di Andrea, elessero loro vescovo un frate Gerardo dell' ordine de’ minori francescani, il quale, senza veruna opposizione, e fu confermato dal cardinale Guido, vescovo di Porto e legato a Iatere del papa Clemente, e fu con-secrato dal patriarca di Grado. Ma il pontefice, tostochè lo seppe, volle far valere la sua riserva : rigettò 1’ eletto ed in sua vece n’elesse un altro. Fra Gerardo cedè con docilità al pontificio volere : fu poi provveduto dal papa Innocenzo VI, del vescovato di Civitavecchia; 1349, Bartolino fu eletto dal papa Clemente VI: è detto anche Bartolomeo. Visse parecchi anni: il Tentori (2) lo disse morto nel 1353 ; ma (i) Voi. Ili, pag. 363. (a) Slor. i'tn., loin. Vili, pag. ìjij.