anno 1348. 197 quegli abbandonati bambini, che potè mai trovare per le vie, ai quali perciò venne il nome di trovatelli; ed, assistito da alcune pie matrone e da altri pietosi uomini, in due distinte confraternite uniti, prese cura a mantenerli ed allevarli. Questo suo pietoso uffizio gli procurò il nome di Pttruzzo della pietà. La fondazione della sua caritatevole opera ebbe, sei anni dipoi, cioè nel 1346, l’approvazione del Senato ; e tanto in seguito ne fu prosperala quell’intrapresa, che crescendo a dismisura il numero degli esposti, né più bastandovi le case prese a pigione, dovette procacciarsene delle altre, finché, comperato un vasto luogo, nella parrocchia di san Giovanni in lira-gora, ivi, lui morto, fu trasferita la doppia numerosissima famiglia di bambine e di bambini sottratti dalla miseria e dall’abbandono, a cui gli avevano condannati la disumana barbarie dei lascivi lor genitori. Ed é questa la casa, che tuttora sussiste, e che per la beneficenza de’ pietosi cittadini prosperò in seguito maravigliosamente, ed ebbe il nome, sino al giorno d’oggi conservatole, della Pietà. Contigua alla piantata abitazione aveva eretto il buon francescano anche una chiesa ; la quale ripulata angusta, quattro secoli di poi, fu rifabbricala più decorosa e più comoda per ordine del doge Pietro Grimani : se ne posero le fondamenta nell’anno 1745. Ho detto, che il benefico fra Pietro da Assisi doppia famiglia istituì di trovatelli, di maschi l’una, di femmine l’altra : tenne i maschi appresso al suo convento di san Francesco e collocò le femmine appresso al vicino monastero delle suore di santa Maria della Celestia. Di ambedue queste case, che dopo la morte di lui furono in una sola riunite, si ha memoria dalle matricole (1) dei due luoghi suddetti, nel cui incominciamento se ne legge narrata la fondazione colle brevi parole, che dall’ una e dall’ altra trascrivo (2). In quella di san Francesco si legge : « Correndo li Anni del Nostro (i) La Matricola detta in veneziano (*) Chi volesse averne più estese notizie, Mariegola, era il registro autentico e legga il Cornaro, Ecclesiae venetae anti- contemporaneo degli alti di ciascuna con- quis monumentis etc. illustratis; toni, fraternità. Vili, pag. 68 c seg.