242 scompor matrimonii, Gusmano, Elvira ed Alvaro vengono a chiedere il regio consenso a quelle nozze sì ben auspicate, come sopra è narrato, e s’immagini con qual pienezza di cuore, non ostante il suo grande amore per Elvira, ella dia il consenso a quell’ atto che deve uccider 1’ amica. Alvaro (che ben gliene avvenga!) è fuor di sè per la gioia: quest’ Imene desiato compie i voti del suo cuor : E tu Elvira ? Io : oh Regina ! e la regina con una penetrazione da far invidia a Piero d’ Abano, giunge a comprendere quel discorso, che l’altra non a-vea fatto, e le risponde che ha inteso : poiché appunto tutto il libro è fatto così, e i personaggi, come già quel Don Mauro dell’ Amante di sè medesimo del Goldoni, non significano mai intero il loro concetto, lo lasciano indovinare, e il discorso sospeso nel verso è dichiarato poi e compiuto a parte nel testo a fronte in prosa, come : marcato, con rispettosa emozione, conferm. (che non vuol dir g'\h fermativa, ma m’immagino, con fermezza), con tutta pena, qual fuor (Li sè, ec., fino a prescrivere eh ' E meliina riscaldi le mani ad Elvira. Il fatto è che quella infelice non regge a tanta sventura, al sacrifizio della sua libertà, sviene e si piange per morta.