anno 1552. 24S mani dei nostri e particolarmente due grosse uavi cariche di ricche merci; sicché il commercio della nazione rivale ne sentiva consi-derevol discapito. Quallro galere perciò spedirono i genovesi nel golfo Adriatico, per tentare qui rappresaglie, a compenso dei danni, che ricevevano eglino nei mari di Oriente. Corsero tutta la costa della Dalmazia e dell’ Istria, e vi fecero impunemente orrendo saccheggio. Ne giunse appena 1’ avviso a Venezia, che si pensò tosto a mettervi freno. Si spedi contro di loro Marco Micheli con una piccola divisione di cinque galere ; ma tostoché i nemici se ne avvidero, abbandonarono il golfo e si diressero verso Genova, contenti del bottino che avevano potuto farvi. E intanto la guerra tra le due città poteva dirsi cangiata in un mestiere di corsari, per cui a vicenda si molestavano col prendere bastimenti, col predare mercanzie, col saccheggiare le spiaggie. Era duopo (inirla e determinarsi ad uno scontro onorevole e decisivo. Cosi la pensavano i nostri, e cosi la pensavano anche i genovesi. Il Pisani desiderava, che 1’ occasione propizia gli si facesse incontro ; ma la flotta di Pagano Doria era ritornata a Genova, ed era perciò necessario l’aspettare, che nuovamente la si mettesse alla vela. Quaranlatré galere armarono i genovesi, per affrontare P armata navale dei veneziani ed aspirare a quella vittoria, che negli scontri precedenti era sembrata dubbiosa. N’ ebbe appena il Pisani notizia, che pensò di risparmiare agli avversari l’incomodo di andarlo a cercare nell’Arcipelago ; radunò insieme le poderose sue forze, e si pose alla vela verso le coste della Sardegna, perchè sapeva doversi trovare colà la squadra alleata aragonese, occupata dell’ assedio di Alguer, ove i genovesi s’ erano da qualche tempo introdotti. Unite insieme le due flotte, diressero il loro corso verso le acque di Cagliari, per osservare di colà i movimenti del nemico ed approfittarsene all’uopo. Di tutte queste misure di guerra erano rimasti affatto ignari i genovesi ; i quali, allestite ch’ebbero le loro galere, si posero alla