282 LIBRO XIV, CAPO XXV. dialogo tal quale esiste nella cronaca autografa, scritta per mano dello stesso Marin Sañudo (1), si perchè si veda, che io posso corredare il mio lavoro di più preziosi ornamenti che non abbiano potuto fin qui gli altri storici, e sì perchè si veda 1’ uniformità del racconto di questo diligentissimo cronista colle parole dell’altro, non meno diligente scrittore, da me poco dianzi recate. Or, dopo di avere esposto la violenza usata all’ammiraglio dell’ arsenale dallo stizzoso Marco Barbaro, così prosegue il Sañudo: ■ L’ar-» mirajo così battudo e sanguinando andò dal doxe a lamentarse » acciò eh’ el doxe facesse far grande punizion contro il ditto da • cà Barbaro. Il doxe dise : Che voi che te faza? Guarda le ignomi- • niose parole senile de mi, e al modo eh’ è sta punido quel rebaldo • de Michiel Sten che le scrisse ; e che stima che li XL hanno fatto • di la nostra persona, linde 1’ Armirajo li disse : Messer lo doxe se » vui volò farve signor et far tajar tutti si bechi zentilhomeni a pezi, » me basta l’ animo, dándome vui ajuto, di farve signor di questa » Terra. Et alhora vui por'e castigar questi tutti. Intese queste parole » il doxe disse: Come se può far una simil cosa? Et cusì entrarono » in argomento. » E si noti, che le violenze usate dal Barbaro, non furono già contro Bertuccio Isarello, cui ci mostrano le parole della cronaca suindicata patron di barca o di nave, ma contro 1’ ammiraglio Stefano Chiazza detto Ghisello; che il reclamo portato al doge non fu già portato dall’ Isarello, ma dal Ghisello, perché i due scrittori, di cui ho portalo le parole, e molti altri, ci dicono andato a lagnarsene con lui V ammiraglio all’ arsenale; che l’Isarello era stalo insultato, non dal Barbaro, ma da Giovanni Dandolo, sicché tratlavasi di due differenti insultatori e di due differenti insultati ; che perciò sono in errore sì quegli scrittori, che pretendono di correggere chi nominò il Barbaro per sostituirvi il Dandolo, o viceversa, e sì que-glino che tacquero del Ghisello, e dissero ammiraglio dell’ arsenale (i) E tra i codici della nostra bibliot. Marciana; ottenuto in dono dal Con tarine alla cui biblioteca apparteneva da prima.