anno 1343. 477 alla posterità. Sul quale argomento fece erudito studio il diligentissimo e valoroso vice-bibliotecario della nostra Marciana, don Andrea Barella, prete veneziano : egli mi comunicò graziosamente le sue osservazioni, acciocché potessi meglio porre in luce questo difficile punto di veneziana letteratura; a lui pertanto sia la lode delle interessanti notizie, che ora vengo ad esporre. Di tre opere » storiche del doge Andrea Dandolo fu il primo a parlare Apostolo Zeno; mentre parecchi altri, come il Caresino, il Sanudo, il Barbaro e il Sansovino, ne hanno ricordato due sole. Ecco le parole dello Zeno, nella prefazione generale alla collana degl’ Istorici delle cose veneziane, i quali hanno scritto per pubblico decreto (1).: * Que- > sto inclito doge si rendette sommamente benemerito della sua pali tria, raccogliendo e dagli antichi scrittori, e da i pubblici archi-» vi, e dagli autentici documenti con serie ordinata la storia di essa, » e ne fece tre opere diverse, tutte eccellenti, la maggior parte delle ► quali si é forse smarrita. A questa diede egli il titolo di Mare ma~ » gnum historiamm; e quivi egli non solo raccolse ciò che alle cose » della Repubblica apparteneva, ma tutto quello ancora, che di più » notabile accadde dal principio del mondo sino a’ suoi tempi. Da » questa egli andò dipoi scegliendo gli Annali, e la Cronaca, e per-» ché ne i primi tre libri della Storia universale nulla si conteneva * intorno alle cose veneziane, diede agli Annali cominciamento dal » quarto libro, nel cui I capitolo egli prese a trattare della fonda- * zionc della chiesa di Aquileja, di cui fu primo vescovo san Marco » Evangelista... I suddetti Annali sono divisi in X libri e finiscono ■ nel 1280, con la morte del doge Jacopo Contarini. Cominciano: ■ Incipit liber quartus continens capitula XIV etc____Finiscono :... » sepulturae traditur. La terza opera del doge Dandolo, meno ain-» pia dei suddetti Annali, ma per lo più trascritta da essi, si é: » Chronica Venetorum, una copia della quale è presentemente ap-» presso il sig. Lorenzo Tiepolo, cavaliere e procuratore... Ella è \ * II' (i) Venezia, 1718, pag. V. vol. iv. 23