anno 13G6. 187 del Comune e l’altra degli Uffizi; compilazione, che contenesse tutti i pubblici decreti e sia stata anche pubblicata nell’anno 1283. « Ma oltre che di questa asserzione, soggiunge lo stesso Sandi, non » ho letto documento, nè peranche è a mia notizia essere stata l’o- • pera veduta da alcuno o esistere essa in alcun luogo pubblico o » privato ; la cosa è certamente equivoca sì riguardo alle elezioni » temporanee di que’Savj, che riguardo al Dandolo Giovanni : non » potendosi affermare che queste intraprese e compiute fatiche ser-» vissero a comporre una perfetta compilazione statutaria per il » foro al quale soggetto legale equivocamente vengono applicate. » Ed al proposito della veneziana legislazione, mi cade in acconcio l’osservare col nostro Daniele Manin (1), che mentre tutti gli altri popoli dell’Italia appoggiavano tutta l’amministrazione della giustizia, come a fondamentale principio, al diritto romano; « qui » esso non aveva autorità giuridica : aveva unicamente autorità dot- > trinale, in quanto si conformava ai dettami della naturale giusti-» zia e dell’ equità. » Perciò « in questo Venezia discostavasi dal • costume degli altri popoli d’Italia, i quali consideravano le ro-» mane come verdeggi generali, per ciò appunto chiamate diritto » comune, e gli statuti municipali come semplici modificazioni ec- • cezionali e locali ; mentre in Venezia la romana reputavasi giuris-» prudenza straniera. Ivi indizio di sudditanza all’impero: qui » documento osservabile d’originaria indipendenza ed autonomia.* Nella veneziana legislazione, più che le leggi scritte, avevano grande autorità le consuetudini, in quanto che valevano ed a supplire alla legge, ed a spiegarla, ed a modificarla, e persino talvolta a distruggerla : i onde, dice il sullodato Manin avrebbe nozione » mollo imperfetta ed inesatta della veneta legislazione chi nelle » sole leggi scritte si facesse a sludiafìa. » Ed a proposito delle consuetudini veneziane, di cui pur trattarono parecchi autori, giova (i) Giurisprudenza veneta, che forma le sue lagune, pag. »89 della 1 pari, del parte dell’opera municipale di Venezia e toI. I.