anno 1346. 18b del quale Zara s’ acquistò. E come nella cronica Dolfina lessi, par che Zara si rendesse il dì 2 i di dicembre il dì di san Tommaso del 1347, che mi pare stesse assai dopo la vittoria. Furono fatte a Venezia grandi feste per la delta vittoria. E fu preso, che il dì di san Marciliano ogni anno nella Terra si celebrasse. Per questa guerra di Zara, eh’ era da ducati quaranta in sessanta mila al mese, que’ da terra volevano ducati sedici mila al mese e poi la spesa di trenta galere, furono spesi più di tre milioni di ducati, onde fu caricala di molto la camera degl’imprestiti. E fu preso, per più sicurezza di Zara, che il porto sia tenuto serrato con catena. » — Tutte le cose fin qui narrate colle parole stesse del Sanudo, io trovai confermate da varii decreli del maggior Consiglio, i quali si possono leggere nel libro Spiritus. Avvertasi per altro, che la pace di Zara fu nel 1346 e non nel 1347, come dalla cronaca Dolfina « ' rilevò il Sanudo: e perciò egli stesso se ne maraviglia e la dice troppo discosta dalla vittoria del dì 1 luglio 1346. A prova decisiva di ciò, abbiamo nell’ archivio della Cancellerìa Ducale, nella pag. 79 e nelle seg. del voi. V dei Patti, il trattato di essa, conchiuso il dì XV dicembre del detto anno 1346, Indiz. XV. Potrebbe anche dirsi, che per isbaglio de’ copisti la citala cronaca Dolfina abbia notato il 1347 invece del 1346. Checché ne sia, la testimonianza dei pubblici registri va al di sopra di qualunque racconto degli storici e dei cronisti. Oltre agli zaratini, che il Sanudo disse mandali a Venezia, perciocché capi di quella ribellione, altri ne furono mandati in esilio, secondo che narra la cronaca Savina (1), • nella Schiavonia, confinandoli per le isole in qua e t in là azò che più rebelione novitae i non podesse far (2). » E cosi ebbe fine anche questa, che fu la settima ribellione di Zara. (i) Mss. della kibliot. Marciana,clat. VII (a) Ossia, acciocché ribellione di nuo-ital. cod. CXXXIV, pag. retro. vo non potessero più Jare. VOL. IV. 2*1