362 uimo xv, capo xiv. • ha speranza, che la raccolta si manterrà sotto gli auspizii di una sì » gloriosa repubblica. Gl’illustri patrizi, i cittadini zelanti e persino » gli estranei potranno in seguito con porzione della propria biblio-« teca arricchirla e renderla tanto considerevole quanto le più famose » biblioteche dell’antichità : dalla quale quanta gloria sia per ri- • dondare a ciascuno, credo non vi sia nè letterato, nè idiota che • non lo sappia ; la qual cosa, ove per la mercè di Dio e di così • gran santo intervenga, ne sarà lietissimo il donatore Francesco • e ne darà lode a Dio che in qualche modo sia stato lui di tanto » bene fondamento. » Dopo le quali espressioni, domanda, che gli sia assegnata per ora una casa, non grande, ma decente, ove abitare lui e deporre i libri medesimi, acciocché non avvenga che veruno ostacolo abbia giammai a rendere inefficace cotesto suo desiderio. La repubblica accettò il dono; e fu decretato quindi dal maggior Consiglio (1), il dì h settembre 1362, che: « Avuta considc-» razione, quanto nell’ avvenire sia per essere di lode a Dio e al (i) Lib. Novella, a cari. 85. et Consi- i» trigintaduo de XL et ultra duas parte* v derato quanto ad laudem Dei et beati » majoris Consilii i» Quindi segue la Ce- Marci Evangelistae ac honorem et fa- dola, ossia la lettera del Petrarca, di cui *' mani civitatis nostrae in fulurum est il- ho portato poco dianzi la versione italiana. • lud quod offerìur per dominum Franci- Dal testo della parte presa in maggior Con-v scum Petrarcam, cujus fama liodic tanta siglio, le cui parole ho voluto perciò ap-v> est in orbe tolo, quod in memoria ho- punto trascrivere diligentemente, si vedrà minum 11011 est jamdiu in ter christianos dimostrata erronea da un lato la versione, n fuisse vel esse Philosophum moralem et che ne portò il Darti ( Storia della Jiep. -» Poetam qui possit cidem comparali ac- di Veri., lib. IX, § IX), spiegando nella » cepletjir oblatio sua secundum formam cristianità ed aggiungendovi tra paren- in trascripte 'cedule scripte roanu sua. Et lesi Teologia, la parola del testo inter v ex mine sit capturu, quod possit expendi christianos ; ed inopportuna dall'altro la ” de j non le prò domo et habitat ione sua censura opposta dal suo traduttore al Tie- » in vita ejus per modum aflìctus, sicut polo, il quale negò, che il maggior Consi- ■» videbitur Domino, Consiliariis et capiti- glio abbia voluto tributare al Petrarca l’en- bus, vel majori parti, quum procurato- comio di esimio teologo, egualmente che •i ics sancti Marci ofiferant facere expensas di filosofo e di poeta. Avvertirò altresì, •* necessarias prò loco ubi debuerint repo- che il teslo del Sanudo, portalo dal Mura- » ni «t conservar! libri sui. El est capta tori (Rer. Ital. Scripttom. XXI], pag. »pars per se* Consiliarios, tria capita, 66o ), è inesatto e scorretto in più luoghi.