anso 1336. 89 Martino de Marsilio, Jacopo Zanvidi e Pietro Fassolo, tulli cittadini di Chioggia, cd altri mollissimi. Dopo la quale protesta, i chioggiotti, con alla testa i loro podestà Tommaso Barbarigo, uscirono armali e provveduti dei necessarii attrezzi; occuparono il terreno presso Monlalbano e Slalimbeco, di rimpelto precisamente ai lavori dello Scaligero, nè da questi disgiunto clic per mezzo di un piccolo seno di acqua ; ed ivi si posero coraggiosamente ad alzare una fortezza con fosse e mora e terrapieni da poter contrapporre resistenza al castello delle saline, che fabbricavano le genti del della Scala. Mentre queste cose si facevano sul luogo del contrasto, Io Scaligero mandava suo ambasciatore a Venezia il celebre giure-consulto Guglielmo Paslrcngo, coll’ intelligenza di portare in lunga le trattative senza poi nulla conchiuderc. li temporeggiarono anche i veneziani, finché seppero con certezza, essere condotto a buon punto il lavoro dei chioggiotti ; quindi licenziarono 1’ ambasciatore, col dichiarare formalmente la guerra all’ orgoglioso Mastino, Si elessero tosto venticinque Savii, che dovessero presiedere agli affari di questa guerra e darne gli ordini convenienti. » Fu- • rono descritti, dice il cronista Marco Barbaro (1), gli abitanti in » Venezia, da anni venti fino alli sessanta (2) in numero di qua* » ranlamila e cenlo, furono divisi in dodici parti, et gettate le sor- * li, quali dovevano esserne li primi et quali li segondi fino alli > duodecimi, et gran parte del popolo andò ad essa guerra senza » aspettare la sorte e senza premio. » Quindi furono eletti altri cinque palrizii col titolo di capitani a Cavarzere, dei quali uno " denuncio \obis Capilaneo. presidimi ¡bus * Pari Grapija de Clugia imperiali aucki- « leu alioram rices gerentibus, magistris v ritale not. publicuj predictis omnibus »•quoque, fabris, vel opificibus uovum « interini et rogatus scripsi et pubblicavi, * » opus |>er aliuin jactuin lapilli iterum se- (i) Presso il Tentori, Stor. veri., tib. II, » cundo nuncio vobij novum opus per a- eap. II. § V, pag. 84 del lom. VI. "Unni jaclum l;i|'il!i ; iterum tertio non- (a) Il Ve rei disse dagli anni venti ai r tio vobis novu:n opus per alium jactum settanta; ina lutti i nostri cronisti dicono « lapilli. — Ego Mcnegiuus qu. domini sessanta. VOL. IV. 12