SO LIBRO XIII, CAPO II. della magistratura, che le formava. — XIV, dei Proni nitori ili san iMarco di sopra, di ultra, di dira: magistratura della più eminente dignità; anzi la prima dopo la ducale: non ne ho parlato finora, in’ è perciò d’ uopo parlarne qui. Questa magistratura è del secolo IX, ned era in origine che di un solo procuratore, eletto a custodia della basilica di san Marco : col crescer poi degli affari, crebbe anche il numero dei nobili, che la componevano. Perciò diventarono sino a nove, e le loro incumbenze furono compartite in tre differenti classi, che dicevansi Procurale, ad ognuna delle quali tre di loro attendevano. Queste dislinguevansi in Procuratili di sopra, Procuratili di ultra, e Procuratili di citra, e quindi con questa triplice qualificazione se ne distinguevano i rispettivi procuratori. Quelli di sopra avevano la cura immediata della chiesa di san Marco e della contigua piazza; quelli di ultra e di citra amministravano le tutele o commissario lasciate dai testatori di qua o di hi del canale grande: da ciò la loro distinzione suindicata. I procuratori abitavano sulla piazza di san Marco, e da loro presero il nome le fabbriche sino al giorno d’ oggi conosciute col nome di Procuratie. Tre di loro, assistili da pubbliche guardie, stavano alla loggia del palazzo ogni qual volta trovavasi radunato il Consiglio maggiore. Sino dall’ anno |il53 fu coucesso loro il privilegio di essere anche senatori perpetui con diritto di suffragio. Non conferit asi la dignità di Procuratore, se non a chi se n’era reso meritevole per avere sostenuto di già le principali cariche dello Stato. Vi fu anche un tempo, in cui le circostanze costrinsero il governo a venderla per avere denaro; ma sempre a persone degnissime di ottenerla. Perciò talvolta i procuratori di san Marco oltrepassarono lo stabilito loro numero.—XV, dei Procuratori o Provveditori di Comune, i quali sorvegliavano le strade, i ponti, le fabbriche della città, le poste interne dello Stato, i corrieri, le confraternite del Santissimo, delle arti, le scuole pie ed altre simili unioni (1).—XVI, dei Provveditori (i)^e ho parlato nella pag. 368 del voi. II