77 Alle nove ebbero principio l’interna festa e le danze. Più di 60 donne gentili d’ogni nazione e d’ogni bellezza le ricrearon dei loro sembianti, la fecero lieta dei loro passi ; era come una varia corona intessuta dei fiori cresciuti sotto a tutte le zone, e qual ne mandava qui l’Istro, qual il Tamigi, fin il lontano e guerriero Manzanare aveva qui un fiore, e lo splendore di tanta bellezza era appena eguagliato dallo splendore delle magnifiche fogge. Le belle eran dai soci presentate di fiori alla porta, e i trattenimenti e rinfreschi a dovizia erano per le sale profusi. In così lieta e piacevol maniera s’ingannò per parecchie ore la notte, e fioritissima si mantenne la festa fino alle tre del vegnente mattino, emulando nella squisitezza del gusto, nell’ordine e nello splendore i balli delle più cospicue metropoli. .# ' 0A9