ANNO 1203. Ì03 consiglio, ne darebbero loro la risposta. Congedati cosi gli ambasciatori, ed entrati i principi a ragionarne tra loro, si trovarono divisi in due partiti, come polevasi prevedere. Perciocché coloro, ai quali era sembrata sacrilega violazione del giuramento il portare le armi crociate sopra la città di Zara, sacrilegio similmente riputavano 1’ accingersi alla conquista di Costantinopoli, preferendo gli interessi personali di un principe agl’ interessi della religione e di Dio. Gli altri, che avevano da principio secondate le inclinazioni dei veneziani, acconsentivano alla proposta di assistere il giovine Alessio e di portare la guerra a Costantinopoli. Nel che i veneziani avevano un particolare interesse ; seppur vogliasi prestar fede a quanto narrano lo storico continuatore di Guglielmo di Tiro, e, dopo di lui, Bernardo Tesoriere e la cronaca di san Vittore. Narrano, che Malek-Adel, sultano di Damasco, fallo consapevole, che i crociati si recavano a Venezia, per intraprendere una nuova spedizione contro la Siria, radunò i capi del clero cristiano e lor fece noto, come in Europa si preparavano truppe per venire contro di lui, e che perciò pensassero a somministrargli armi, cavalli e vettovaglie. Alle quali intimazioni risposero i vescovi, essere loro vietato dalla religione il recarsi in guerra a combattere. « Eb-» bene, soggiunse allora Malek-Adel, se voi non potete combattere, » io ho bisogno di uomini che combattano invece di voi. » Volle egli allora conoscere tutto il prospetto dei loro possedimenti : quindi li fece vendere e mandò a Venezia il denaro raccoltone, per tentar di corrompere i capi della repubblica ed impegnarli a distorrc i crociati dalla spedizione, a cui si accingevano. Ed aggiunge lo stesso storico, che quel sultano facesse inoltre larghe promesse ai veneziani di protezione e franchigie pel loro commercio in Alessandria. Checché s’ abbia a dire di questo racconto ; s’ abbia a prestargli fede od abbiasi a riputarlo una favola ; certo é, che a quei giorni ne correva almeno il sospetto, il quale veniva anche rinforzato dal progresso dei fatti. Il nostro storico Marin Sanudo, per