308 LIBRO Vilij CAPO Vili. (lai ponle Contarmi sino alla chiesa (li san Michele : il combatti-uiento fu accanito, fu sanguinoso. Delle particolarità di esso abbiamo nolizia dal Verci, il quale così ne scrive : « Quelli di dentro si » difendevano coraggiosamente e per conseguenza costò mollo » sangue agli assalitori e forse per quel giorno sarebbe riuscito » vano ogni sforzo, se un accidente non avesse agevolata 1' iinpre-» sa. Tulli que’frati, che combattevano nell’ esercito della lega, dei » quali ve n’ era d’ogni religione, bianchi, negri e grigi, si unirono » d’ accordo a costruire con legnami una vigna ossia gatto. Coperti • da questa macchina speravano gli aggressori di rompere le porte » di Ponte Altinate. Tanta quantità di pece, di zolfo e di altre ma-» terie accese fu gittata dalle mura addosso a quella macchina per » distruggerla, che il fuoco attaccatosi ad essa si comunicò anche « alla porta medesima e la ridusse in cenere. Ansedisio perdette a » una tal vista il coraggio e lulla la speranza. Un buon padovano » avvedutosi del suo avvilimento lo consigliò di capitolare col le-» gaio, ma il malvagio Ansedisio lo passò da parte a parte con • una stoccata nel petto ed insegnò quanto sia pericoloso il dar • consigli a’ tiranni. Fu questo 1’ ultimo tratto della sua crudeltà ; » imperciocché sorpreso da spavento montò poco dopo a cavallo e • per la porta di san Giovanni prese la fuga, nè i suoi furono lenii » a tenergli dietro. Fu inseguito da Tiso da Camposampiero e da • altri valorosi padovani, ma non potendolo raggiungere, sfoga-» rono questi la loro rabbia contro la sua gente, eh’ era stata lar-» da a fuggire, uccidendo quanti sgraziatamente capitarono alle » loro mani. Ansedisio tutto sudore ed anelante giunse a salva-» mento in Vicenza. » Intanto 1’ armata dei confederati, favorita dall’ imprevedulo evento, potè, più presto che non sarebbesi immaginata, entrare padrona di Padova. E con allegrezza l’accolsero i padovani ; e l’allegrezza sarebbesi manifestata con maggior entusiasmo di riconoscenza, se la militare licenza non 1’ avesse amareggiata col lutto del più orrendo saccheggio, cui non poterono in veruna guisa