132 LIBRO r, CAPO XXV. senza stupirsi quella macchina di bronzo di forma quadrata che quasi eguagliava in altezza le più elevate colonne ? In essa erano stati scolpili tutti gli uccelli che nella stagione di primavera fanno risuonar 1’ aere dei melodiosi loro concerti e v’ erano pure effigiati ì travagli degli agricoltori ; v’ erano flauti, pecore belanti e saltellanti agnelletti. 11 mare mostrava i suoi flutti, e vedeasi un gran numero di pesci, parte presi vivi, e parte, rotte le reti, tornare liberamente a gettarsi nelle onde. Alcuni Amorini tulli nudi combattevano due a due, tre a tre, gettandosi de’ pomi e folleggiando gaiamente. Sulla sommità di questo monumento quadralo, che terminava in una guglia come le piramidi, slava una figura di donna, la quale moveasi al più picciolo soffio di vento, orid’ è eli’essa veniva chiamala Anemodoullos ( cioè la schiava del vento ). Conluttociò essi mandarono a fondere quest’opera di cosi maravigliosa bellezza, non che una statua colossale che era sulla piazza del Tauro, p rappresentava un uomo in abito eroico: questa figura, la cui base avea forma d’ un trapezio, secondo alcuni era l’immagine di Giosuè poiché stendea la mano al sole, nel punlo in cui sta per tramontare e parca che gli comandasse di fermarsi contro Gabaon. La maggior parte credea però che fosse Bellorofonte, quell’ eroe che nacque e fu educato nel Peloponneso, e che salì sul Pegaso ; imperocché il cavallo della statua non avea freno, ed in questa foggia appunto si figura il Pegaso che liberamente batte la terra col piede, e sia che cammini, sia che voli, sdegna di sottomettersi al cavaliere. Aveavi un’ antica tradizione giunta fino a noi e ripetuta da tulli, che sotto il piede sinistro anteriore del cavallo stesse nascosta la figura d’un uomo, la quale secondo questi rappresentava un Veneziano e secondo quelli qualche altro nemico occidentale del nome Romano, ovvero un Bulgaro. Soventi volle erasi posta cura in render fermo e stabile quel piede in maniera che non fosse possibile lo scoprire ciò che si trovava nascosto al disotto. Quando il cavallo ed il cavaliere vennero rotti in pezzi e mandali a fondere, trovossi di fatto una figura nascosta sotto al piede del cavallo, la quale era coperta