16 LIBRO V, CAPO HI. Spirto di Dio, eh’ essendo il mondo infante, Tanto sulf onde il piè posar vi piacque, Fate liete quest’ acque, Dove la vostra fé’più salda e pura, Di pietà e di valor con prove tante, I)e' secoli nel corso intatta dura. E stendasi regnante Da mare a mar la veneta fortuna Fin eli ecclisse fatai tolga la luna. Compiuta la ceremonia, rientrava il bucintoro con tutto il suo corteggio dal porto, e si fermava dinanzi alia chiesa di san Nicolò, poco di là discosta. Ivi scendeva a terra, con tutto il suo seguito, prima il vescovo o patriarca, cui venivano a ricevere sino al pontile i monaci di quella chiesa : poi vi scendeva il doge con tutto il suo corteggio, ed era ricevuto e complimentato dal prelato. Assisteva alla messa solenne, che si cantava dal priore del monastero coll’as-sistenza pontificale del vescovo stesso : al quale proposito, per averne più diligente notizia, giova trascrivere un Piano di Ceremoniale per il giorno dell' Ascensione di nostro Signore, esteso il 29 aprile 1771, e pubblicato in Firenze nel tomo XXI della Collezione di scritture di regia giurisdizione. • Attesa la partenza de’ monaci benedettini della congregazio-» ne cassinese da san Nicolò del Lido in ordine al decreto 5 dicem-» bre 1770, si rende necessario sostituire un regolato sistema a » tutte le parti della solennissima funzione che nel giorno dell’Ascen- • sione di nostro Signore per l’innanzi erano adempite dai monaci » stessi e dal loro abate, con cpella maggior decorazione e splen-» dorè che ben conviene alla maestà della serenissima Repubblica » e alla dignità di monsignor patriarca di Venezia. » Resterà dunque intieramente nell’antica sua ed odierna co-» stumanza la funzione di monsignor patriarca fino al suo arrivo col • pubblico peatone al Lido.