332 LIBRO Vili, CAPO XII. principio del secolo XVI minacciava rovina. Fu necessario quindi progettarne uno più solido, più ampio, più maestoso ; e lo fu per 1’ architettura del Sansovino (1) ; ed è quello che sino al giorno d’ oggi vediamo. Noterò, che per questioni insorte nel tempo, che 10 si fabbricava, non ne fu eseguila la facciata col disegno del Sansovino, ma ne fu commesso il lavoro ad Andrea Palladio. Alle quali questioni paiono riferirsi le due iscrizioni, che furono collocale negl’ intercolonni delle due ale della facciata medesima, e che dicono : NON SINE ESTERIORI JVCI QVE INTERIORI BELLO Stabile domicilio acquistarono in questo secolo in Venezia anche i cavalieri teutonici, il cui religioso ordine militare era già divenuto celebre nell’Oriente. Non si sa veramente quando qui v’incominciassero ; è cerio per altro che nell’ anno 1221 vi erano di già e vi tenevano il capitolo generale per la elezione del gran maestro dell’ ordine loro (2). Avevano la loro chiesa intitolata alla santissima Trinità, ov’ é anche oggidì, e il loro ospitale era dove sorse dipoi la casa de’ cherici regolari somaschi, e dove oggidì è 11 seminario patriarcale. Qui anzi trasferirono nel 1298 il loro primario domicilio, dopoché per la perdila di Tolemaide furono costretti ad abbandonare quella ciltà. N’ era allora gran maestro Conrado de Fauchluvangen ; equi inseguito ne furono eletti in due capitoli generali successivamente altri due: Gotlifredo Hohenloe e Siffrido Wucguvangen. Quest’ultimo nel 1309 trasferì di qua la sede del gran maestro nella città di Mergenbourg in Prussia, e qui rimase, com’eravi prima, un maestro provinciale. Più tardi, essendo scemato notabilmente il numero dei cavalieri, il priorato passò in (i) Chi bramasse averne più estese no- (2) Veci, il Crunovio, Tratt. de mae- tiiie, consulti il sutlodato Zanotlo, nel stri Generali dell'Ordine Teutonico, luog. cit., e lo Zanetti nelle sue Fabbriche ami indie. venete.