52 LIBRO V, CAPO Vili. E se vera, verissima ed incontrastabile si deve riputare la storia nostra in tutte le circostanze sino ad ora difese e con tanti monumenti da noi dimostrale ; vera egualmente si deve riputare anche 1’ altra circostanza delle parole dette dal papa all’ imperatore nel-1’ atto che quello poneva a questo il piede sul capo. Perchè tutte le medesime testimonianze, che abbiamo addotte fin qui, ce ne assicurano similmente. Anzi aggiungerò una particolare osservazione quanto alle pitture del palazzo nostro ducale ed a quelle del palazzo di Siena. Qui in Venezia, nelle pitture che vediamo oggidì, le quali, siccome altrove ho notato, furono fatte dopo l’incendio del 1576, l’imperatore Federigo è dipinto genuflesso ai piedi di Alessandro ; in Siena invece, ove le pitture sono le primissime, fatte pochi anni dopo effettuata quella riconciliazione, e probabilmente vivendo tuttora il senese pontefice, vedesi il Barbarossa non genuflesso, ma disteso supino dinanzi al trono di Alessandro nel-1’ atto che Alessandro gli pone il piede sul collo. Ed anche la durezza e la deformità di quelle figure dipinte sulla parete, ce ne attestano palesemente 1’ antichità (1). Di troppo allungherei queste pagine, se volessi ad uno’ad uno portare i brani dei moltissimi scrittori antichi e stranieri, che raccontano questa circostanza ; e quasi tutti più antichi del Dandolo, da cui, secondo il Muratori, parrebbe derivata la pretesa favola. Mi contenterò pertanto di nominarne alcuni, lasciando a chi ne volesse sapere di più il consultarne i lunghi passi presso il Bardi, nella citata sua descrizione della Venuta di Alessandro III a Venezia. Eglino sono adunque : Carione tedesco, nel suo Chronicorum libellus (2) ; Giovanni Fontio, ne’ suoi Commentarli (3) ; Filippo (0 Non è vero ciò che dice lo Zon, quanto le dicono invece di Guido da Siena, il quale alle pitture del palazzo di Siena, sull’auto- visse tra il secolo decimo secondo e il de- fila del de Angelis (Annotaz. alla stor. cimoterzo. della Pittura del Lanzi. Venezia 183?, (2) Stampato in Basilea e in Lione, circa toni, ih, pag. 125 ) essere state dipinte da la metà del secolo xvi, pag. 36o. Maestro Spinello di Lucca d Arezzo sol- (3) Lib. 11, cap. x, pag. 218, dell1 ediz. tanto nel 1408; perchè gli scrittori senesi di Basilea i534.