3G LIBRO V, CAPO VI. e ¡1 pontefice. Della quale importantissima iscrizione non devo ommettcre il testo : AI,EX. P. IH. FRID. IMP. IRAM ET 1MPETVM FVGIENS ABD1D1T Sii VENETIIS. COGNITVM ET A SENATV PER HONORIFICE SVSOEPTVM OTHONE IMP. FILIO NAVALI PRAELIO A VENETIIS V1CTO CAPOTQVE FR1DERICVS PACE FACTA SVPPLEX ADORAI' FI DEM ET OBEDIENTIAM POLLICITVS. ITA PONTIFICI SVA DIGNITAS VEN. REIP. BENEFICIO REST1TVTA ANNO MCLXXV1I. Di questo avvenimento è perenne testimonianza altresì la plenaria indulgenza, che il pontefice stesso concesse per otto giorni annualmente alla basilica di san Marco nella solennità dell’ Ascensione, in cui, come in un solo fascio, riunivansi tante glorie della veneziana repubblica. La quale indulgenza, per l’affollatissima moltitudine di popolo, che da ogni parte concorreva a Venezia, diede occasione al celebre mercato che in quei giorni appunto vi si teneva nella piazza di san Marco. E che dagli avvenimenti dell’ e-poca di papa Alessandro abbia avuto origine quell’ indulgenza, lo si raccoglie palesemente, più che dall’ autografo documento che ne ha relazione, dalla testimonianza solenne, che ne fu collocata e che sino al giorno d'oggi sussiste nella basilica lateranese di Roma, nella iscrizione antichissima, la quale fu posteriormente citata dagli storici e dai cronisti, incominciando dal Dandolo, che viveva in sul mezzo del secolo XIV e che perciò ce la mostra anteriore di assai. Essa è cosi : ANNO MILLENO CENTENO SEPTVAGENO SEPTENO DONIS CLARVIT VRBS VENETA. CESSIT ALEXANDER VENIAM TVM PAPA BEATI ECCLESIE MARCI. TERTIVS ILLE FVIT SI QVIS IN ASCENS V DOMINI CONVENERIT ILLVC CONFESSVS VERE CORDEQVE PENITEAT VESPERE VTROQVE LAVAT TOTVM QVOD INTER VTRVMQVE CHRISTVS. TVM CVLPA PF.NAQVE NVLLA MANENT.