anno 1203. 107 Alessio avea fatta compagna della suprema autorità la moglie sua Eufrosina, la quale riempiva l'impero d’ intrighi, e scandalezzava la corte coi depravali suoi costumi. L’impero sotto il regno di Alessio era stato minaccialo parecchie volte dai bulgari e dai turchi ; egli, per verità, recossi al campo, ma giammai non mirò in faccia i suoi nemici. Intanto poi che i barbari devastavano i confini del suo impero, egli occupavasi nel fare spianare dei colli, e nel disegnare giardini sulle rive della Propontide. Trovandosi quindi in braccio ad una vergognosa mollezza, congedò una parte delle soldatesche ; e, temendo d’ essere disturbato ne’ suoi piaceri dallo strepito delle anni, vendette i vasi sacri e spogliò i sepolcri de’ greci imperatori onde comperare la pace dall’ imperatore di Germania, eh’ era diventalo re di Sicilia. L’impero inoltre era sprovvisto di navi, giacché i ministri d’ Alessio aveano venduti gli attrezzi ed il sartiame dei navigli, e le foreste le quali poteano somministrar legname alto a fabbricar vascelli, erano riservate pei piaceri del principe, e, come dice Niceta, venivano custodite al pari di quelle che altra volla erano consacrale agli dei. Non eransi giammai sentite lanle congiure come sotto l’impero d’ Alessio. Siccome costui non lasciavasi mai vedere in pubblico, parea che nello stalo v’avesse interregno, e che il Irono fosse vólo ; ond’é che lutti gli uomini ambiziosi pretcndeano di potervi salire. L’ amore del pubblico bene, la probità, il valore non si guadagnavano stima nè dalla corte, nè dai cittadini, nè altri veniva strepitosamente ricompensato, airiufuori di colui che avesse trovata una nuova valuta od una nuova gabella. In mezzo a colesla generale depravazione, le provincie non udivano parlar dell’ imperatore se non quando doveano pagar il tributo : l’esercito non avea disciplina o capi abili a guidarlo, nè punto veniva pagato. Parea che ogni cosa annunziasse vicina una rivoluzione nell’impero, ed il pericolo tanto più era grande inquanto che nessuno ardiva di prevederlo : nessun suddito di Alessio pensava a far giungere ai piedi del trono la verità ; e soltanto alcuni augelli ammaestrali a ripetere delle satire, rompeano il silenzio del popolo, pubblicando dai telli