216 I PROVERBI DEL CODICE Eccone alcuni: « Se tu hai rinunziato ad una cosa, invano la domanderai più tardi. « Se i tuoi beni sono sacri, i miei lo sono pure; custodisci i tuoi, ma non toccare i miei. « Ciò che tutti capiscono nello stesso modo, non ha bisogno di interprete. « Una cosa può non essere proibita e tutta- via non essere onesta. « Ciò che la legge ti dà, nessuno può to- gliertelo. « Ciò che è nato storto non si raddrizza più; ciò che è illegale nella sua origine non può dive- nire legale pel solo effetto del tempo. « La violenza è il peggiore nemico del diritto. « Il debitore del tuo debitore non è per que- sto tuo debitore. » Uno degli articoli del codice vieta agli stra- nieri di diventare proprietari d’immobili. Lo stesso Bogisich ha dato la spiegazione di questa disposizione cosi assoluta a un collega che lo ha sottoposto a una lunga intervista. L’ articolo, disse, ha un fine politico. Se non ci fosse, domani due banchieri di Vienna potreb- bero comperare tutto il Montenegro e diventarne padroni. Anche per una ipotesi spiegativa, come si vede, è subito a Vienna che è corso il pensiero.